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Big data contro la povertà

01 de dezembro de 2016 - Por Comunità Italiana
Big data contro la povertà

BIG-DATALa Casa Bianca, i colossi della Silicon Valley e la prestigiosa Stanford University insieme per combattere la povertà. Padrone di casa del summit, che si è svolto nel campus dell’ateneo, è stato il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, con la sua fondazione che gestisce con la moglie Chan. Una due giorni sull’uso delle tecnologie e dell’innovazione per affrontare l’ineguaglianza, la povertà, la stagnazione economica.

Algoritmi e ‘big data’

L’Internet delle cose, i droni, gli algoritmi, i big data: la sfida dell’evoluzione tecnologica è rendere disponibile l’innovazione per le popolazioni più disagiate del mondo. Google e Facebook da anni lavorano all’ambizioso progetto di portare la connessione a Internet nelle zone più remote del globo, attraverso l’uso di droni (Skybender di Google, qui un articolo del Guardian, e Aquila di Facebook, qui un articolo di Repubblica).

Al summit di Stanford, in California, gli ospiti hanno potuto vedere in azione una piattaforma, disegnata dalla società Palantir, che analizza in tempo reale enormi quantità di dati che possono essere utilizzate per razionalizzare ricoveri in ospedali, affrontare la situazione nelle carceri e le condizioni dei senzatetto. L’obiettivo è “mettere insieme 275 protagonisti nei settori della tecnologia, della filantropia, dei servizi per le comunità, del governo e del mondo accademico per discutere di come utilizzare la tecnologia e i big data”, ha spiegato la founding director del Stanford Poverty & Technology Lab Elizabeth Mason che ha organizzato l’evento, assieme a Jim Shelton della Chan Zuckerberg Initiative, ex vice segretario per l’educazione di Barack Obama.

I partecipanti

Tra i partecipanti al summit l’amministratore delegato di Microsoft Steve Ballmer, la Chief Technology Officer (CTO) della Casa Bianca Megan Smith (ex dirigente di Google), Martin Ford, autore di due libri sulla robotica, Marian Edelman, fondatore del Children’s Defense Fund, l’economista premio Nobel Ken Arrow, e Bryan Desloge, presidente della National Association of Counties, che ha sostenuto Donald Trump nella campagna per le presidenziali e ha preso parte agli altri summit della Casa Bianca sulla povertà. Quindi un summit bipartisan, senza connotazioni politiche.

I fondi della Casa Bianca e l’importanza dei dati

La Casa Bianca ha dato a Stanford un contributo di 1 milione e mezzo di dollari per il progetto che si concentra proprio sull’uso dei dati per migliorare la società. “La scienza e la tecnologia possono fare di più, non solo far crescere l’economia”, ha spiegato da Standford David Grusky, docente di sociologia e responsabile del progetto. “Quello che stiamo facendo è mettere insieme le migliori menti del Paese nel campo della scienza, della tecnologia e dell’amministrazione per costruire un’infrastruttura del 21esimo secolo per affrontare la povertà, ridurre le ineguaglianze e aumentare la mobilità”.

HandUp, il progetto per i senzatetto
Una bella storia di innovazione per i più disagiati arriva da San Francisco, capitale della Silicon Valley, ma anche città con un’altissima concentrazione di senzatetto. HandUp è un’applicazione disegnata per aiutare il prossimo. E’ una piattaforma di crowdfunding per chiunque abbia bisogno di alloggio, di cure mediche, o di un aiuto economico in un momento difficile. In due anni, HandUp ha raccolto oltre un milione e mezzo di dollari, raggiungendo 6159 obiettivi in 38 città. Tra le richieste di aiuto c’è quella di Troy: chiede 300 dollari per pagare l’affitto e non finire in mezzo a una strada. Qualcuno ha già donato 50 dollari. Il suo traguardo è ancora lontano, ma forse, grazie al web, riuscirà a evitare lo sfratto.(AGI)

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A revista ComunitàItaliana é a mídia nascida em março de 1994 como ligação entre Itália e Brasil.