Comunità Italiana

A che punto è la battaglia legale tra Mogol e la vedova di Lucio Battisti

 

Le ‘Emozioni’ cantate da Lucio Battisti sembrano solo un bel ricordo, visto che, a quasi 20 anni dalla scomparsa (9 settembre 1998), la sua musica è finita nell’aula di un tribunale per una questione di soldi. E’ ciò che sta accadendo ormai da 4 anni, da quando Giulio Rapetti, in arte Mogol, ha chiesto alla vedova Battisti, Grazia Letizia Veronese, un risarcimento di 8 milioni di euro per aver ostacolato lo sfruttamento commerciale del repertorio musicale. Ora, a causa anche della lunga battaglia legale, per la prima volta è in rosso il bilancio di Edizioni Musicali Acqua Azzurra Srl, la società che gestisce i diritti di utilizzo delle canzoni di Battisti e del suo paroliere. La società, in liquidazione da quest’anno, ha riportato – scrive il Sole 24 Ore – una perdita di 1,6 milioni di euro a fine 2016, contro un utile di 510mila euro l’anno precedente

Ecco i soci di Edizioni Musicali Acqua Azzurra:

56% a Aquilone srl, detenuta pariteticamente dalla vedova di Lucio Battisti, Grazia Letizia Veronese, e dal figlio Luca.
35% a Universal Music Publishing Ricordi, che fa capo alla Vivendi di Vincent Bollorè.
9% a L’Altra Metà srl, controllata all’89% da Mogol, al 10% da Alfredo Rapetti e all’1% da Carolina Rapetti.

A luglio 2016 la sentenza di primo grado

Il tribunale civile di Milano ha emesso una prima sentenza a luglio 2016: dichiarando l’inadempimento della società Acqua Azzurra edizioni musicali, di cui la Veronese è amministratore unico e socia di maggioranza, “inadempiente ai contratti di edizione conclusi con Giulio Rapetti Mogol” e la condanna al pagamento a Mogol di 2,6 milioni di euro a titolo di risarcimento del danno”. Contemporaneamente respinge la domanda di Mogol di danni contro Grazia Letizia Veronese.

Appello previsto per la primavera 2018

In attesa della sentenza di appello, prevista per la primavera 2018, Mogol ha fatto richiesta di pignoramento dei beni della società, bloccando le sue disponibilità liquide depositate in un conto corrente, che ammontano a 1,2 milioni di euro. “A seguito dell’esito della causa Mogol e dell’azione da quest’ultimo avviata per il recupero delle somme liquidate a titolo di risarcimento, le disponibilità finanziarie della società si sono pressoché azzerate e i flussi di cassa maturandi presso la Siae sono oggetto di pignoramento da parte di Mogol», si legge nel verbale dell’assemblea per l’approvazione del bilancio 2016.

Da settembre entra nel vivo la vendita del catalogo

Non è stata bloccata, invece, la procedura di vendita dei diritti di utilizzo delle canzoni del celebre duo. I liquidatori della società, Marco Campiotti e Giannunzio Corazza, puntano a far partire dal mese di settembre 2017 – si legge ancora sul Sole 24 Ore – una gara con asta competitiva per la vendita del catalogo editoriale. Già in questi mesi hanno ricevuto diverse manifestazioni di interesse e quasi tutte le grandi major musicali sembrano non volersi lasciare sfuggire l’occasione di mettere le mani sul ricco catalogo, quando si avvicina il ventennale dalla morte del cantante, mancato il 9 settembre 1998. La causa legale con Mogol non è la sola che interessa Edizioni Musicali Acqua Azzurra Srl. A inizio 2017, la società ha ricevuto un atto di citazione da parte di Sony Music per la richiesta di presunti danni subiti in merito all’utilizzo dei brani sulle piattaforme digitali. La società, sentito un parere legale, in questa fase ha valutato che non ci sia bisogno di stanziare accantonamenti.(agi)