“Il mondo vi guarda”. Con queste parole e con la presenza scenica che lo contraddistingue Leonardo DiCaprio, fresco vincitore di Oscar per The Revenant ma anche attivista per l’ambiente, si è rivolto ai Grandi della Terra riuniti nella vasta sala dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, al Palazzo di Vetro di New York, per la solenne cerimonia di sottoscrizione dell’Accordo di Parigi, il trattato concluso il 12 dicembre scorso al termine della XXI Conferenza sui Mutamenti Climatici, la cosiddetta Cop21.
“Voi sarete lodati dalle generazioni future, oppure ne sarete disonorati”, ha enfatizzato l’attore americano. Poi è iniziata la sequenza delle firme: allo speciale tavolo si è seduto per primo Francois Hollande, leader del Paese che ha ospitato i lavori di dicembre che ha invitato i 28 paesi dell’Ue a ratificare la Cop21 quest’anno. A firmare l’intesa, 171 paesi, ha annunciato il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon, sottolineando che si tratta di cifra record per una firma di un accordo internazionale in un solo giorno.
“E’ un momento storico”, ha detto Ban aprendo la cerimonia. L’accordo, in sintesi, punta a bloccare l’innalzamento della temperatura “ben al di sotto dei 2 gradi” rispetto all’era preindustriale e di fare tutto lo sforzo possibile per non superare 1,5 gradi; ad alimentare un fondo annuo da 100 miliardi di dollari (a partire dal 2021, con un meccanismo di crescita programmata) per il trasferimento delle tecnologie pulite nei Paesi non in grado di fare da soli il salto verso la green economy; a rafforzare periodicamente gli obiettivi di riduzione fissati volontariamente dai singoli Paesi (la prima verifica nel 2018, nel 2023 prima revisione vera e propria per far crescere gli obiettivi di taglio della CO2); sforbiciata di un terzo sul carbonio immesso in atmosfera.
Per l’Italia era presente il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che ha sottolineato l’importanza dell’intesa. “Oggi è un grande giorno perché si lancia un messaggio di unità per le future generazioni”, ha detto durante la cerimonia di firma. “Potremmo discutere delle singole questioni: rinnovabili, trasporto, efficienza – ha osservato – ma penso che la vera sfida sia quella di chiudere gli occhi e immaginare qui i nostri figli e i nostri nipoti. Per la prima volta questa sala prestigiosa”, ma attraversata da frizioni, “è un luogo di visione e non di divisione”. Il premier ha sottolineato l’importanza del “messaggio politico” dell’accordo sul clima “per dare speranza alle prossime generazioni”. Anche il ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti esprime soddisfazione: “Che emozione, il mondo a New York firma l’accordo raggiunto alla Cop21. L’Italia e l’Europa ci sono, da protagoniste”, twitta il ministro. E ancora: “Combattere i cambiamenti climatici per salvare il Pianeta: la piu’ grande delle responsabilita'”. (AGI)