Tanto ci hanno messo gli uomini del soccorso alpino del Cai e della Guardia di Finanza per percorrere cinque chilometri in sentieri impervi coperti da metri e metri di neve. Ieri sera da Pescara e dal Coc di Penne sono partiti i soccorritori: una squadra composta da 20 uomini e 7 mezzi dei vigili del fuoco, due squadre del Soccorso Alpino e speleologico, sei ambulanze del 118, oltre alle forze di polizia.
Giunti a Farindola hanno proseguito per l’hotel Rigopiano, distante poco più di 9 chilometri. Una distanza relativamente breve, ma su strade di montagna rese impraticabili dalle forti nevicate e da un’ulteriore slavina presente sulla strada. In tre ore sono riusciti a percorrere pochi chilometri. A quel punto, ha spiegato il delegato alpino del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (Cnsas) Abruzzo, Antonio Crocetta, per superare la barriera rappresentata da tre o quattro metri di neve la squadra del soccorso alpino della Guardia di finanza ha dovuto proseguire a piedi, con gli sci, mentre i mezzi speciali e la turbina sono andati avanti aprendo la strada e raggiungendo l’albergo.
I soccorritori del gruppo del Cai di Campo Imperatore e il soccorso alpino delle fiamme gialle sono arrivati intorno alle 4,30 e sono riusciti a salvare due persone, Giampiero Parete e Fabio Salzetta, che erano riusciti a evitare la slavina e si trovavano fuori dalla struttura in stato di ipotermia. Il resto della colonna è giunta solo dopo molte ore