Se siete appassionati di gadget e tecnologia oggi è il vostro giorno. A Las Vegas, nel Nevada, apre il CES, il Consumer Electronic Show. Il primo si tenne a New York, a giugno, esattamente 50 anni fa. Per dare una idea di come le cose siano cambiate in fretta: al primo andarono 17 mila persone, qui se ne attendono più di 170 mila; al primo c’erano cento espositori, stavolta saranno 3800. Eppure fin dal principio il CES è stato un momento importante per vedere il futuro.

Nel 1967 eravamo agli albori della rivoluzione digitale, i primi personal computer erano ancora dei prototipi, e da allora il CES ha scandito le tappe che hanno cambiato la nostra vita. Gadget dopo gadget.

I progetti più interessanti del 2017

I campioni dell’edizione del 2017 sono già stati scelti: sono 28 prodotti che alzano l’asticella dell’innovazione nei rispettivi settori. Tra questi mi hanno incuriosito il telefonino con la realtà aumentata, il collare da cani intelligente, un amplificatore che galleggia nell’aria, uno strumento che trasforma il telefonino in un proiettore, una cornice che trasforma il televisore in un quadro, un aeroplanino di carta che fa i video come un drone, delle cuffie per ascoltare la musica in 3D (chissà che vorrà dire) e un cestino della spazzatura che trasforma l’umido in un fertilizzante in 24 ore.

Insomma, peccato solo che Babbo Natale sia già passato, ma comunque le cose che presentano al CES in molti casi saranno sotto i nostri alberi natalizi fra undici mesi. In realtà non sempre questi prodotti diventano dei successi, anzi. Lo scorso anno la macchina fotografica volante, che pure sembrava geniale, si è fermata prima di arrivare nei negozi. E lo stesso è capitato con l’anello che misura lo stato di salute del tuo corpo. Mai più visto. Con l’innovazione è così: per avere successo non basta che una cosa sia carina o divertente. Deve davvero cambiare le nostre vite e possibilmente renderle migliori. E per capire cos’è questa “cosa” serve gente capace di andare oltre quello che vediamo e sentiamo. Come disse Henry Ford un secolo fa: se avessero chiesto alle persone cosa volevano, avrebbero risposto “cavalli più veloci”. E lui ha fatto le automobili.