Ma nell’elenco, completo di link ai tweet originali, figurano anche celebrità, i messicani, città e Paesi, senatori, sindaci (compreso il primo cittadino di New York Bill de Blasio), governatori, giornalisti.
Nel mirino del candidato del Grand old party, come è conosciuto il partito repubblicano, anche la famiglia Bush (che conta ben due ex presidenti dello stesso partito) e gli ex candidati alla Casa Bianca John McCain e Mitt Romney. Trump non risparmia il cancelliere tedesco Angela Merkel, che sta “rovinando la Germania”, il cantante Neil Young, “un ipocrita totale”. Tra i Paesi, oltre al Messico, ci sono la Cina, l’Iran, l’Arabia Saudita, anche la Gran Bretagna, che “si sforza di nascondere il suo enorme problema con i musulmani”. Molto nutrita la lista dei media e degli show televisivi. Attacchi anche ai grandi magazzini, alla lega di baseball, a un leggio dello studio Ovale – “sembra vecchio” – e ai microfoni del primo dibattito tv: “fanno schifo”.