Comunità Italiana

Di nuovo positivo al doping

Alex Schwazer e’ stato trovato ancora una volta pos itivo a un controllo antidoping. Questa volta a incastrare il 31enne marciatore altoatesino sarebbe stato un accertamento disposto dalla Federazione mondiale di atletica leggera (Iaaf) effettuato il primo gennaio di quest’anno mentre Schwazer si trovava a Vipiteno.

“Questa volta non ho fatto nessun errore e quindi non ho colpe. Questa volta andro’ fino in fondo. Questa e’ la peggior cosa che possa succedere”, ha dichiarato Schwazer nel corso della conferenza stampa di Bolzano. “Sono stato informato ieri di questa positivita’, per me e’ un incubo, e’ la peggior cosa che poteva succedere. Pero’ posso giurare che qui andremo a fondo: ho investito troppo in questo ritorno e sto dando troppo, cosi’ come chi mi aiuta e mi sta vicino”. “Ci sono gia’ state delle ostilita’ per non farmi gareggiare e vincere a Roma – ha sottolineato il marciatore azzurro – credo ancora nella possibilita’ di andare a Rio. I tempi sono stretti e daro’ il cento per cento per chiarire”.

“E’ una vicenda brutta e sporca, faremo una denuncia penale verso ignoti, sperando che la figura di ‘ignoti’ si possa presto dissipare. Alex non ha fatto nulla e ha non ha da rimproverarsi e spera ancora di andare alle Olimpiadi di Rio. Alex non merita questo, non pensavo ci fosse tanta malvagita’ nei suoi confronti: combatteremo per la verita’ con tutte le nostre forze”, ha sottolineato il suo legale, Gerhard Brandstatter.

La notizia della positivita’, la seconda dopo quella del 30 luglio 2012 che e’ costata una squalifica di 3 anni e 9 mesi, e’ stata riportata dalla Gazzetta dello Sport.

“Tutta questa vicenda ci sembra illogica” commenta all’Agi l’avvocato Thomas Tiefenbrunner che, assieme al collega Gerhard Brandstaetter, ha seguito l’intera vicenda doping di Alex Schwazer a partire dall’agosto 2012 . “Dobbiamo capire che cosa sia successo, non capisco perche’ il test effettuato il primo gennaio abbia dato esito negativo e la stessa provetta ritestata il 12 maggio abbia dato esito positivo. Prima di fornire ulteriori aspetti dobbiamo prima parlarci tra di noi e capire che cosa sia accaduto”. La positivita’ risultata con il ri-test del 12 maggio, quindi successivamente al trionfo al Mondiale per Nazioni di Roma sulla 50 km, sarebbe per steroidi anabolizzanti, sostanza che serve per aumentare la massa muscolare e non propriamente utilizzata da atleti di sport di endurance.

Dal primo aprile 2015 si era affidato al paladino della lotta al doping, Sandro Donati. L’8 maggio scorso, a pochi giorni dal termine della squalifica, aveva vinto le 50 km valevole per il Mondiale per Nazioni di Roma strappando cosi’ il pass di partecipazione alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Se tutto verra’ confermato, Schwazer rischierebbe anche la radiazione a vita dallo sport. In difesa del marcatore scende Donati che lancia un’accusa pesante: “Questo è odio nei miei confronti ed Alex è vittima di una vendetta. Il dato emerso è bassissimo e soprattutto non porta a nessuno. Noi andremo in fondo fino alla fine. La situazione di Iaaf e Wada sono alla luce del giorno”. (AGI)