Urso: ci aspettavamo di più. Ma alla riunione di Fli non parteciperà la Siliquini. Che sta mobilitando le colombe…
ROMA – La posizione ufficiale dei finiani, per il momento, è quella espressa dal coordinatore del partito, Adolfo Urso, che commentando il discorso di Silvio Berlusconi al Senato ha parlato di un intervento «deludente, sostanzialmente difensivo, poco attento alle esigenze di sviluppo e crescita che interessano agli italiani» e che ha indicato nella simbiosi con Bossi, manifestata ancora oggi in aula, il tratto più evidente del cambiamento avvenuto nel centrodestra negli ultimi due anni. Tuttavia una decisione definitiva su quale sarà la posizione che il gruppo esprimerà al momento del voto verrà presa solamente in serata, alla riunione dei gruppi parlamentari già convocata.
LE «COLOMBE» – Futuro e Libertà rischia però di essere meno compatto di quanto annunciato ancora domenica da Gianfranco Fini. Si tratta in particolare di capire cosa faranno le cosiddette «colombe» del partito, i sei deputati che avevano tentato una mediazione in extremis firmando un documento congiunto con 10 esponenti del Pdl chiedendo sostanzialmente una «tregua» tra i due (ex ) alleati. In particolare resta da vedere come si comporteranno Maria Grazia Siliquini e Silvano Moffa. La Siliquini, in particolare, esprime in una nota «pieno sostegno a Moffa e alla sua azione» e annuncia che «non parteciperò questa sera alla riunione dei parlamentari di Fli» mentre «chiederò oggi a Moffa di riunire i firmatari del documento per giungere ad una posizione comune nell’imminente voto di fiducia». Luciano Moffa, dal canto suo, in mattinata si è incontrato con Gianfranco Fini, a cui ha espresso perplessità per le dichiarazioni rilasciate domenica dallo stesso leader durante il programma di Lucia Annunziata, ovvero l'aver definito «tardiva» l'iniziativa di riappacificazione. Anche lui sarebbe propenso a disertare l'incontro di questa sera. Che la questione non sia di secondo piano lo certificano le parole di Benedetto Della Vedova: «Siamo solo a mezzogiorno di una giornata molto complicata», ha detto esprimendo preoccupazione per la possibile spaccatura del gruppo alla vigilia del voto.