Intanto, lui si diverte. Intanto, fa il padre, il marito, il testimonial, il modello, l’ospite, il mecenate. Intanto che il tennis dei muscoli prosegue nel suo monotono su e giù di pistoni, senza regalare emozioni travolgenti, lui, Roger Federer, si svaga, centellinando energie psico-fisiche fondamentali per le prossime puntate della sua epopea. Che, dopo gli inattesi – anche per lui – trionfi sul cemento ad Australian Open, Indian Wells e Miami, il 2 aprile, riprenderà sull’erba al torneo di Stoccarda del 12 giugno, sulla via di Wimbledon, dove punta all’ottavo urrà ai Championships (per staccare i co-primatisti William Renshaw e Pete Sampras) e al diciannovesimo successo nei Majors.
Per poi, chissà, chiudere sul Centre Court la già leggendaria carriera senza tentare ulteriormente la sorte sul cemento degli Us Open, dove si sente ancor più sicuro che sull’erba. Perché sul verde i picchiatori che possono diventare gli eroi di una giornata sola sono ancor di più rispetto al più regolare cemento e l’incognita pioggia può danneggiare la sua adoratissima, tranquillissima routine.
Perché mai Federer, con questa penuria di antagonisti validi al vertice e almeno due degli altri Fab Four – Djokovovic e Murray -, non al meglio, ha saltato la stagione sulla terra rossa? Per proteggere la schiena (non il ginocchio operato che non gli ha dato più fastidi) e il piacere di giocare a tennis, che poi è anche la fantasia, la creatività, che infonde ancora adesso nel gioco, a 35 anni e 10 mesi, dopo quindici stagioni da pro, piene di partite, di impegni e di pressioni. Sulla terra, dal suo punto di vista, ci sono più incognite nei movimenti, e c’è sicuramente Rafa Nadal, il rivale storico, il più grande campione della terra di sempre, che ha battuto quest’anno tre volte su tre – come mai prima – riacquistando una fiducia smisurata. Perché rimettere tutto in discussione? Perché reinserire cattivi pensieri nella testa quando può vivere in vacanza guardando crescere la doppia coppia di gemelli che divide con la sua Mirka?
Ecco quindi la strategia della longevità decisa a tavolino, non da Federer, ma dai Federer insieme, cioè, gentile signora compresa, che è stata a sua volta una tennista (da slovacca) e si è arresa ai problemi fisici, e quindi sa benissimo quanto sia magica e flebile la felicità di un atleta. Ancor di più se sposato, con qualche primavera sulle spalle e con famiglia a corredo in giro per il mondo. Meglio una comparsata al matrimonio di Pippa Middleton o al Metropolitan Museum, all’esibizione per Salvare l’Africa o… guardatevi il divertente filmato su You-tube che vi mostra le 10 cose che fa il Magnifico nel tempo libero: sale in bici sulle sue montagne svizzere, gioca a tennis-tavolo mentre si lava i denti, cucina, va in gommone sulle acque agitate dei fiumi, calcia il pallone colpendo gli oggetti di casa, taglia l’erba della nuova villa da Mille e una notte (presso Wollerau, sulle rive del lago di Zurigo, tutta a vetri, costo 10 milioni di euro), palleggia – benissimo – col pallone da calcio, va a passeggio con la famiglia, allena il pappagallo. Aggiungetevi il karaoke insieme a Tommy Haas e Dimitrov, ed avrete il nuovo Federer: più rilassato e sorridente, e più fluido (e vincente) anche sul campo da tennis. Quello che speriamo di ritrovare il 12 giugno, per il bene dello sport e di noi tutti. (AGI)