Il presidente del Consiglio invia una lettera alle religiose che hanno assistito la ragazza per 14 anni
L'Avvenire rinfocola la polemica: "Terribile pensare di lasciare andare alla deriva una persona totalmente disabile"
Berlusconi, nel suo messaggio, non si rivolge al padre della ragazza ( che oggi affida le sue riflessioni a Repubblica), ma alle suore misericordine della clinica Beato Luigi Talamoni, dove Eluana restò ricoverata per 14 anni. Per loro ha parole di ringrazimento per l'impegno costante a favore di chi soffre: "Vorrei soprattutto ringraziare tutte voi per la discreta e tenace testimonianza di bene e di amore che avete dato in questi anni i gesti di cura che avete avuto per Eluana e per tutte le persone che assistete lontano dai riflettori e dal clamore". E proprio una delle suore, dalle colonne dell'Avvenire, pronuncia parole destinate a fare rumore: "Che Eluana fosse viva era un'evidenza, e non solo perchè respirava naturalmente, senza alcuna macchina. Non era totalmente inerte e assente: quando la si chiamava per nome reagiva con una quasi impercettibile agitazione che però noi, abituate a starle accanto, coglievamo. E la sua pelle, sembrava assaporare le carezze" dice suor Albina Corti.
Ed è sempre l'Avvenire in prima fila in questa rinfocolare una polemica, dolorosa, che si pensava finita. "E' naturale e umano dar da mangiare e da bere a chi non può provvedere da solo. Innaturale e terribile è invece l'idea di negare, in qualunque modo, la vita di chiunque o anche solo di abbandonarla nella debolezza, nell'estrena dipendenza, nella difficoltà. Innaturale e terribile è anche solo pensare di lasciare andare alla deriva una persona totalmente disabile" scrive il direttore Marco Tarquinio.
Fonte: www.repubblica.it