Prosegue l’ondata di maltempo che sta colpendo l’Italia e, in particolare, il nord-ovest del Paese. Piemonte e Liguria sono gli ‘osservatì speciali. A preoccupare sono soprattutto i livelli dei fiumi: il Tanaro e il Po.
Una persona è dispersa nel Torinese in Val Chisone, stava camminando a piedi quando a causa delle forti piogge ha ceduto la strada. L’uomo dovrebbe essere precipitato nel torrente Pellice.
Questa mattina il premier Matteo Renzi a Torino ha incontrato nella sala della protezione civile di Corso Marche il presidente della Regione Sergio Chiamparino per fare il punto della situazione. “è fondamentale che nelle prossime ore, quando il governo riceverà da parte delle regioni Piemonte e Liguria la richiesta di stato di emergenza, si muoverà in modo immediato perchè in questa area da subito si possa iniziare, finita la fase emergenziale, il conteggio dei danni e l’aiuto e il sostegno alle popolazioni interessate”. Così il premier Matteo Renzi, a Torino per fare il punto sull’emergenza maltempo, incontrando presso la sede della protezione civile del Piemonte la sindaca di Torino Chiara Appendino e il presidente della Regione, Sergio Chiamparino. Renzi, è accompagnato dal Capo dipartimento della protezione civile, Fabrizio Curcio.
Fiumi in piena, le città più a rischio
Torino: per tutta la notte il fiume Po è stato un sorvegliato speciale. Ieri è esondato nella zona dei Murazzi. Nel capoluogo piemontese, dove oggi le scuole saranno regolarmente aperte, si sorvegliano i ponti. E’ chiusa la strada che costeggia i Murazzi, il ponte Emanuele Filiberto, il ponte sulla Dora di Via Bologna, il ponte Carpanini a Borgo D’ora e la ciclopista sul Po. Deviato il percorso di diversi mezzi pubblici che circoleranno regolarmente essendo stato rimandato lo sciopero in Piemonte e Liguria.
I livelli del Po continuano a crescere e hanno superato i livelli di pericolo lungo tutto il tratto da monte a valle di Torino, nelle sezioni di Carignano, Moncalieri, Torino, Castiglione Torinese, San Sebastiano Po (To), Crescentino (Vc). Lasciando la pianura Cuneese, a valle il Po risulta in crescita al di sotto dei livelli di pericolo. A Torino anche lo Stura di Lanzo e la Dora Riparia sono aumentati e stanno registrando valori prossimi ai livelli di guardia. Nelle zone occidentali sono stati superati i livelli di pericolo da alcuni affluenti del Po: il Pellice a Villafranca (To), il Chisone a San Martino (To), il Chisola a La Loggia (To), il Ceronda a Venaria (To), il Malone a Brandizzo (To).
Alba: la protezione civile, nell’aggiornamento di questa mattina alle 6, ha rinnovato l’appello ai “cittadini evcuati ai piani superiori dei fabbricati” di “rimanere in tale sistemazione. Il vecchio ponte Albertino, collegamento tra corso Piera Cillario e frazione Mussotto, continua ad essere chiuso ad autoveicoli e treni fino al termine dell’emergenza”. “In città è chiuso anche il sottopasso di via Piera Cillario. Sul territorio circostante chiusi il ponte sul Tanaro a Pollenzo (Bra) e il ponte di Neive in entrambi i sensi da Baraccone. Ad Alba restano chiuse oggi tutte le scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e private. Chiuse anche discoteche e molte altre attività”. Una situazione pesantissima per la quale, si legge sempre in una nota della protezione civile, “restano sospese tutte le attività sportive ed è consigliato vivamente ai cittadini di spostarsi solo in casi di necessità e sono pregati anche di non avvicinarsi e sostare lungo le sponde di fiumi e torrenti”.
Il Piemonte rivive l’incubo alluvione
è ancora indelebile il ricordo dei giorni 5 e 6 novembre 1994, quando le province di Cuneo, Asti e Alessandria furono pesantemente colpite dai danni causati dalle esondazioni dei fiumi Po, Tanaro e di numerosi affluenti, tra cui i torrenti Borbore e Belbo. La situazione è particolarmente critica proprio nella provincia di Cuneo: alcune strade risultano interrotte, le scuole sono chiuse e i volontari sono mobilitati, anche dalle altre province piemontesi, per fronteggiare l’emergenza.
Già giovedì, il governatore Sergio Chiamparino aveva annunciato che avrebbe chiesto lo stato di calamità: “La situazione – aveva detto – è meteorologicamente complessa e in alcune zone anche più grave di quella che si verificò nel ’94”. Chiamparino aveva avuto un colloquio telefonico con il presidente del Consiglio Matteo Renzi, che iera sera era atteso a Torino per un’iniziativa a sostegno del Sì al referendum costituzionale. “L’iniziativa #bastaunsì a Torino di stasera viene rinviata – aveva reso noto Renzi su Twitter – ora priorità alla protezione civile e alle popolazioni in ansia per il maltempo”.
Lo scontro dei battelli sul Po
Due imbarcazioni, tracinate dalla piena del fiume, si sono appoggiate alla prima arcata del ponte Vittorio di Torino. Sganciate dagli ormeggi dei Murazzi, i due battelli si sono scontrati riportando dei danni alla prua e la rottura dei vetri. Nessun danno per il ponte, che è stato dichiarato agibile e aperto alla circolazione. E’ stata aperta un’inchiesta interna dal Gtt (Gruppo Torinese Trasporti), per capire il perché dell’incidente. I battelli erano ancorati sia all’imbarco, tramite cavi e barre metalliche, sia al fondo con un cavo legato a un’ancora di grandi dimensioni, proveniente da una nave da crociera. Lavori di rafforzamento degli ormeggi, con potenziamento degli anelli di tenuta erano stati effettuati dall’azienda pubblica di trasporti nel 2014.
Crollato ponte nel Savonese, 40 persone isolate
Ieri, nel ponente ligure, le forti piogge avevano provocato il crollo del ponte delle Fucine, a Murialdo, nel Savonese: 40 le persone isolate. Due famiglie erano state sfollate in una delle frazioni adiacenti il crollo, alcune senza luce. La strada interessata dal crollo era comunale e collega Murialdo con la Valle Pallaretto.
Protezione Civile, azione preventiva ha funzionato
Il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, aveva messo l’accento su “l’azione preventiva” messa in moto dai sindaci. “La situazione è costantemente monitorata – aveva spiegato Curcio – e siamo in continuo contatto con Regioni e prefetture: c’era un’allerta rossa e questo ha consentito di prendere provvedimenti”.
In Liguria comuni minacciati dalla piena del Centa
Non meno pesante è la situazione in Liguria dove nel Ponente gli abitanti dei Comuni della Valle d’Arroscia, nell’Imperiese, e quelli di Albenga, sono minacciati dalla piena del Centa dove il livello del fiume ha toccato quello più alto tra i corsi d’acqua del Ponente ligure. I livelli dei corsi d’acqua, fanno sapere i previsori di Arpal, l’Agenzia regionale per l’ambiente della Liguria, sono in calo nell’Imperiese, nel Savonese e in Valbormida dove ieri ci sono stati i danni maggiori e dove allagamenti sono avvenuti in molti Comuni: i torrenti sono tutti “sotto la soglia di piena straordinaria”, spiegano. Nell’aggiornamento di questa mattina alle 5, i previsori di Arpal, segnalano che le piogge tendono a spostarsi verso est e interessano ora in maniera diffusa un pò tutta la regione, con maggiore insistenza sull’area compresa tra Savona e Genova, e il relativo entroterra, dove le intensità sono moderate (massimi valori: Ellera 24.4 mm/h, Stella S.Giustina 41.6 mm/3h).
Nei corsi d’acqua monitorati del ponente, tutti i livelli stanno lentamente scendendo pur trovandosi ancora, in alcuni casi, su livelli superiori alla soglia di piena straordinaria. Innalzamenti significativi, contenuti comunque al disotto della soglia di piene rive, si stanno osservando nelle zone interessate delle piogge più recenti (Orba a Tiglieto, Sansobbia a Stella S.Giustina, Teiro a Bolsine). Il vento tende a disporsi da Est o Sud-Est, con raffiche registrate intorno ai 60-70 km/h sulla costa del centro-levante e valore massimo oltre i 100 km/h sulla sommità del Monte Pennello, alle spalle del ponente genovese. Frane e smottamenti vengono segnalati su molte strade. Precauzionalmente molta parte della regione resta in allerta rossa.
Forti piogge in Calabria
La pioggia battente ha provocato molti danni in Calabria, soprattutto sul versante ionico reggino. I comuni di Casignana e Caraffa del Bianco risultano isolati; a Careri si sono verificati allagamenti nelle scuole, mentre la linea ferroviaria jonica è interrotta tra Ferruzzano e Bianco a causa di una frana. Sono stati registrati valori alti di precipitazioni a Sant’Agata del Bianco (con 348 mm in 12 ore), ad Ardore (184 mm), Bovalino (172 mm) ed anche in provincia di Crotone a Petilia Policastro (124 mm)”.
Crotone: l’intensa pioggia che si è abbattuta sulla città ha causato numerosi allagamenti soprattutto nella zona sud con particolari disagi nei quartieri di Tufolo, Lampanaro, Trafinello. Dalle colline sovrastanti l’area si è riversato un mare di fango ed acqua che ha invaso le strade. Numerosi gli allagamenti degli scantinati e molte le autovetture rimaste sotto la coltre di fango ed acqua. In via Saffo il cortile della scuola elementare e dell’infanzia Alcmeone è stato allagato ed ha creato ansia tra insegnanti e bambini. Gli scuolabus hanno riportato i bambini a casa. Traffico bloccato su via Nazioni Unite a causa dei torrenti di acqua che scendevano dalle colline. Allagamenti e danni alle attivita’ commerciali si segnalano anche sul lungomare cittadino. In una nota il Comune di Crotone raccomanda “a tutti la massima attenzione” e a quanti si trovano negli istituti scolastici di restare in classe per evitare ulteriori problemi di evacuazione. Il sindaco sta monitorando istituto per istituto.
Provincia: situazione difficile. Allagamenti pericolosi sulla statale 106 all’altezza di Strongoli, torrenti esondati a Petilia Policastro. Scuole chiuse a Strongoli, Melissa, Cotronei, Petilia Policastro e Santa Severina.(AGI)