Fondo Strategico Italiano (Cdp) ha acquistato dall’Eni il 12,5% del capitale di Saipem, a un prezzo compreso tra 7,40 e 8,83 euro, che sara’ determinato in base alla media aritmetica dei prezzi ufficiali delle azioni che sara’ registrato in prossimita alla data di sottoscrizione del contratto di compravendita. Fsi si e’ inoltre impegnata, insieme a Eni, a sottoscrivere, pro-quota, le azioni Saipem di nuova emissione rivenienti dall’aumento di capitale fino a 3,5 miliardi di euro proposto oggi dal cda Saipem. Nell’ambito dell’accordo – informa una nota – e’ altresi’ previsto che, a seguito del completamento dell’aumento di capitale, Saipem rifinanzi il proprio debito verso Eni con linee di credito bancarie, divenendo finanziariamente indipendente da quest’ultima.
La quota del gruppo Eni in Saipem scendera’ a circa il 30%, mentre l’impegno di Fsi sara’ pari a un massimo di 929 milioni di euro, Fsi e Eni hanno anche sottoscritto un patto parasociale riguardante un ammontare dipoco superiore al 25% del capitale. Ciascuna delle parti apportera’ il 12,5% del capitale piu’ un’azione. Il patto, di durata triennale, prevede la presentazione di un’unica lista per la nomina del cda e del collegio sindacale, obblighi di consultazione e impegni di voto ove consentito su tutte le delibere assembleari, alcune limitazioni al regime di circolazione delle azioni Saipem detenute dalle due societa’. Nel cda Saipem entrera’ un consigliere di nomina Fsi, in sostizuone di un consigliere di nomina Eni.
Il gruppo Eni incassera’ complessivamente dal riassetto della partecipazione in Saipem circa 6,5 miliardi di euro, derivanti dal rimborso integrale dei crediti netti vantati verso Saipem, pari a 6,1 miliardi, e dalla cessione del 12,5% a Fsi, per un valore stimato di 0,4 miliardi. Considerato l’esborso ipotizzato per la sottoscrizione della quota parte dell’aumento di capitale – informa una nota – si stima che l’incasso netto per Eni sara’ di circa 5,4 miliardi di euro, mentre la riduzione dell’indebitamento finanziario netto sara’ pari a 5,1 miliardi.
Il consiglio di amministrazione di Saipem ha approvato un aumento di capitale di 3,5 miliardi di euro, che sara’ completato entro il primo trimestre del 2016. Eni si e’ impegnata a sottoscrivere l’aumento di capitale per la propria quota, cosi’ come Fondo Strategico Italiano per la propria parte, pari al 12,5%. I proventi verranno utilizzati per il rimborso integrale del debito di Saipem verso Eni; l’operazione consentira’ di ridurre la leva finanziaria netta, con un rapporto indebitamento netto/ebitda dal 4,6 previsto a fine 2015 all’1,7 su base pro forma. L’indebitamento lordo residuo, pari a 3,2 miliardi di euro alla chiusura dell’operazione sara’ rifinanziato tramite nuove linee di credito messe a disposizione da un consorzio di banche.
Per la parte restante dell’aumento di capitale la societa’ da un lato e Goldman Sachs e Jp Morgan come joint global coordinators, hanno sottoscritto insieme ad altre primarie istituzioni finanziarie un accordo di pre-garanzia per l’impegno a sottoscrivere le azioni ordinarie eventualmente nono sottoscritte dopo l’offerta in borsa dei diritti inoptati. Le linee di credito riguarderanno 1,6 miliardi ‘bridge to bond’ a 18 mesi, una linea ‘term facility’ da 1,6 miliardi, un’altra ‘revolving facility’ da 1,5 miliardi, per un totale di 4,7 miliardi di euro. I primi 3,2 miliardi verrano utilizzati per rifinanziare il debito verso Eni, gli altri 1,5 miliardi garantiranno alla societa’ la liquidita’ necessaria. Il cda ha approvato un paino strategico con un aumento da 1,3 a 1,5 miliardi dei risparmi di costo nel 2015-2017, la focalizzazione sul core business, l’identificazione delle opportunita’ di dismissione, la crescita dell’Ebit dal 5,5% nel 2016 al 7,5% nel periodo del piano.
Saipem ha previsto la cessione di asset non core tra cui le unita Fpso (Floating Production storage and offloading) e il segmento delle nfrastrutture in Italia. Gli investimenti saranno inferiori a 600 milioni nel 2016 e 2017, l’indebitamento netto sara’ inferiore a 1,5 miliardi nel 2016 e sotto il miliardo nel 2017. Il credit rating ‘investment grade’ e’ l’obiettivo primario.
“Questo giorno rappresenta un punto di svolta nella storia di Saipem – ha dichiarato l’a.d. Stefano Cao – abbiamoun nuovo assetto finanziario, una nuova struttura finanziaria e nuovi obiettivi strategici. L’aumento di capitale che ha ricevuto il forte supporto di Eni e Fsi riportera’ il nostro indebitamento in linea con quello dei principali concorrenti a un livello coerente con un credit rating ‘investment grade’ permettendo il rifinanziamento dei 3,2 miliardi residui a tassi competitivi. Saipem potra’ cosi’ disporre di una solida base finanziaria sulla quale costruire il proprio futuro. La nuova identita’ visiva e il nuovo logo rappresentano la profonda trasformazione che stiamo realizzando. Grazie a una struttura finanziaria solida un modello operativo efficiente e le nostre competenze distintive Saipem e’ ben posizionata per migliorare la redditivita’, generare cassa e creare valore per gli azionisti”.(AGI)