Nella ricostruzione delle zone terremotate del Centro Italia, Vasco Errani non seguirà il modello Emilia, da lui realizzato e che gli è valsa la nomina di Commissario. “Non c’è un modello” da seguire, “è stolto pensare al modello Emilia o ad altri modelli”, “il mio lavoro sarà basato sul modello territoriale” ha detto il neo commissario nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi. “Il mio primo impegno sarà sulla trasparenza, sulle regole, sui i controlli, con un sistema chiaro e leggibile – ha spiegato Errani – Collaboreremo con tutte le parti dello Stato che si occupano di questo tema, per assicurare un impianto che sia in grado di lavorare. Non avremo problemi per passare dalla fase intermedia a quella della ricostruzione”, ha aggiunto , spiegando che “non assumero’ mai una decisione da solo, la nostra sarà una squadra. Cerchero’ di essere piu’ presente possibile sul territorio. La nostra struttura sarà leggera e collaborerà con Regioni ed autonomie in base alle necessità. Ci sarà grande accuratezza nella spesa e trasparenza nelle decisioni”, ha concluso Errani.
“Non ho la bacchetta magica e non prometto miracoli” ha detto Errani, in merito alle polemiche politiche sollevate sulla sua nomina dalle opposizioni. “Lasciamo stare l’Emilia, giudicate me e quello che ho fatto io”, ha raccomandato facendo riferimento a una inchiesta giornalistica sulla ricostruzione in quella regione. “Li’ i protagonisti sono i cittadini, ed è giusto avere rispetto per quello che hanno fatto. è giusto che eventuali infiltrazioni vengano denunciate: per la prima volta è stato istituito un gruppo speciale ed è stata prevista una white list privato su privato. Cio’ risolve tutti i problemi? No, ma li affronteremo. Sono tranquillo”. Sempre con riferimento all’esperienza dell’Emilia, ha ammesso Errani, “non si puo’ dire che sia tutto finito. I centri storici? La loro ricostruzione richiede un impegno di medio periodo, nemmeno mago Zurli’ potrebbe garantire una soluzione in tempi rapidi…”.
“Non avrei mai accettato un incarico in chiave di dialettica tra maggioranza e minoranza del Pd. Credo di averlo dimostrato sul campo. Oggi non sono un uomo del Pd, ma delle istituzioni” ha poi sottolineato l’ex presidente dell’Emilia Romagna. “Io so cosa è un terremoto, e quindi prima di tante altre cose viene un elemento: la credibilità delle persone. Saro’ lontanissimo dalle polemiche, anche se paghero’ un prezzo. Rispondo solo a governo e istituzioni”, ha concluso Errani. (AGI)