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Home > Expo, avanti con i lavori

Expo, avanti con i lavori

12 de maio de 2014 - Por Comunità Italiana

Giornata di interrogatori, oggi, nel carcere di Opera, per gli arrestati dello scandalo Expo. Il primo a essere sentito è stato l’imprenditore vicentino Enrico Maltauro, finito in carcere giovedì scorso, assieme all’ex parlamentare Dc Gianstefano Frigerio, all’ex funzionario Pci Primo Greganti, all’ex senatore Fi-Pdl Luigi Grillo, all’ex esponente ligure dell’Udc Sergio Cattozzo e al manager di Expo Angelo Paris, che ha ammesso i fatti “nella loro materialità” così come sono stati contestati ma si è riservato di chiarire la sua posizione a breve in uno o più interrogatori davanti ai pm Claudio Gittardi e Antonio D’Alessio.
Berlusconi, ‘molto aria fritta, Fi non c’entra’ – Silvio Berlusconi chiama fuori Forza Italia da implicazioni con gli scandali: “Il mio parere – dice l’ex premier – è che ci siano davvero esagerazioni. Per l’Expo super importante è stato il mio governo a chiamare tanti stati alla partecipazione. Guai se le cose non fossero perfette per il giorno dell’apertura. Queste cose non toccano la mia parte politica, noi non c’entriamo nulla, riguardano la vecchia tangentopoli”. Peraltro, secondo l’ex Cavaliere, “molte cose sono aria fritta, in tutte le cose con riguardano appalti ci sono delle telefonate, è la vita. Non è solo l’Italia ma in tutto il mondo non dobbiamo scandalizzarci, molte cose sono millantate e non vere affrontiamo il problema ma senza pensare che ci sia uno scandalo che faccia pensare a tangentopoli”.
Renzi chiama Cantone – Intanto arriva la reazione della politica, con Matteo Renzi che chiama a vigilare su Milano Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione. Martedì il premier sarà a Milano per fare un punto con i vertici dell’Esposizione universale. ‘L’unica cosa da non fare – dice Cantone in una intervista al Mattino – è cancellare Expo. Sarebbe ammettere che l’illegalità ha vinto. Bisogna andare avanti e il governo ci mette la faccia’. il magistrato chiede alla politica di ‘rialzare la guardia’. Cantone ravvisa un ‘filo comune’ tra le vicende Expo, Berlusconi, Scajola e Dell’Utri e spiega che ‘la politica tarda a liberarsi da un diffuso malcostume’ e ‘i partiti non hanno saputo attrezzarsi con delle regole chiare di finanziamento trasparente, anticorpo contro il malaffare’.
Lupi, avanti i lavori, non mi dimetto – Per il governatore della Lombardia Roberto Maroni, ‘la vicenda è tutta nelle mani del Governo’ ed è una buona idea la scelta di Cantone. ”Questa brutta vicenda getta un’ombra sull’Expo”, ma ha aggiunto di vedere ”il bicchiere mezzo pieno, perché vuol dire che il sistema dei controlli funziona”. ”Ora – ha però concluso – bisogna garantire che l’Expo si faccia in tempo”. Dello stesso avviso il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi: ”Andiamo avanti con i lavori. Dobbiamo assolutamente arrivare in tempo perché Expo deve essere l’appuntamento dell’Italia”. Il ministro è sotto attacco da parte del Movimento Cinque Stelle che chiede le sue dimissioni, ma in una intervista a Repubblica ha spiegato che intende rimanere al suo posto: ”Non ho mai sentito nessuno o ricevuto bigliettini da parte di chicchessia – ha precisato – e mai avrei immaginato di poterne ricevere. La circostanza più spiacevole è doversi giustificare per cose che non sono minimamente accadute”. Il ministro sottolinea anche che ”Cl non entra in nessuna indagine. Il punto è la responsabilità personale di ognuno di noi e se qualcuno sbaglia deve pagare”. ”Io rispondo del lavoro che svolgo e delle responsabilità che ho, ovvero dimostrare che in Italia si possono realizzare grandi opere e rivitalizzare il mercato dando a tutti la possibilità di partecipare nel rispetto della legalità”. Intanto anche l’ex ministro Gaetano Quagliariello, coordinatore di Ncd, interviene sottolinendo che il caso Expo “è molto diverso dalla Tangentopoli di 20 anni fa”.(ANSA)

 

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A revista ComunitàItaliana é a mídia nascida em março de 1994 como ligação entre Itália e Brasil.