Comunità Italiana

Farefuturo scrive ai moderati Pdl “Con Bossi e Putin tradite idee liberali”

L'editoriale della fondazione vicina al presidente della Camera invita i berlusconiani "delusi" a cambiare strada. "Avete tradito la rivoluzione della Thatcher e di Reagan". Famiglia Cristiana sul premier: "Chi dissente va distrutto". Bocchino difende la sua proposta: "Non è strampalata"

ROMA – La rivoluzione liberale non può avere i volti di Gheddafi, Putin e Bossi. I moderati del Pdl devono rendersene conto e cambiare strada. E' l'appello che arriva da "Farefuturo" in un editoriale pubblicato sul suo periodico online. Un invito indirizzato "ai berlusconiani moderati", i ''non custodi del culto berlusconiano, non pasdaran, non addetti al ''massacro del dissidente".

{mosimage}Una lettera aperta che parte da un'idea tradita: quella liberale, appunto. E che congiunge Margareth Tatcher e Ronald Reagan con Putin e Gheddafi. "Ve la ricordate – scrive Federico Brusadelli – la Rivoluzione liberale? Bei tempi. Ma adesso, siete così convinti, cari pidiellini 'moderati', che la Rivoluzione liberale (quella che guardava alla signora Thatcher e al presidente Reagan con ammirazione e con invidia) possa avere il volto di Vladimir Putin, e possa davvero consumarsi sotto il tendone di Gheddafi?". Non manca un riferimento ai recenti "editti" contro i finiani. ''La Rivoluzione liberale è quella racchiusa nel documento del 29 luglio, con cui il Pdl espelle uno dei fondatori?''.

E poi c'e' il capitolo Lega, il verso bersaglio della fondazione vicina al presidente della Camera. ''Davvero pensate – continua Ffwebmagazine – che la Rivoluzione liberale possa essere appaltata alla Lega Nord? A Umberto Bossi, Roberto Cota, Roberto Calderoli?". Una domanda con una risposta scontata. "Davvero volete che le vostre idee e i vostri progetti (ma anche, soprattutto, i vostri seggi, parliamoci chiaro….) si tingano di verde padano?''. La risposta e' secca: ''No''.

Famiglia Cristiana prende di mira il premier. Il Berlusconi rampante e la Costituzione dimezzata. E' d'ispirazione calviniana il titolo dell'editoriale di "Famiglia Cristiana", in edicola domani. Il direttore Beppe Del Colle prende di mira il presidente del Consiglio e le sue recenti esternazioni sui "formalismi costituzionali". ''Berlusconi ha detto chiaro e tondo che nel cammino verso le elezioni anticipate – qualora il piano dei cinque punti non riceva rapidamente la fiducia del Parlamento – non si farà incantare da nessuno, tantomeno dai 'formalismi costituzionali'".

Un'affermazione che, prosegue il settimanale dei paolini, contraddice il dettato della Carta. "Così lo sappiamo dalla sua viva voce: in Italia comanda solo lui, grazie alla 'sovranità popolare' che finora lo ha votato. La Costituzione in realtà dice: 'La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione'. Berlusconi si ferma a metà della frase, il resto non gli interessa, è puro 'formalismo'''. La regola del ''berlusconismo''? Per Famiglia Cristiana e' indicativo il ''metodo'' seguito con l'ex direttore di Avvenire Dino Boffo: ''Chi dissente, va distrutto''.

Bocchino difende la sua proposta.
Una proposta "tatarellian-berlusconiana". Con questa formula Italo Bocchino difende la sua idea di formare una nuova maggioranza con i centristi e i delusi del Pd. Il riferimento è alla critica ricevuta dal ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli. "Mi dispiace che l'amico Altero Matteoli consideri 'strampalata' la mia proposta di allargare il governo oggi formato da Pdl, Lega, Fli e Mpa ad altri soggetti". E' la replica dei presidente dei deputati di Fli. "La mia è la riproposizione della teoria tatarelliana di 'oltre il polo' con l'obiettivo di unire il 65% degli italiani non di sinistra. Tra l'altro prima di me e con più forza questa strategia l'ha tentata il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi di cui Matteoli è ministro, amico e collaboratore'', conclude Bocchino.

Fonte: www.repubblica.it