Comunità Italiana

Ferrovie, un’altra giornata di caos Sulle strade si circola con prudenza

{mosimage}Dall'alba treni bloccati a Milano, migliaia in attesa in Centrale. Un disperso a Imperia, è caduto in un torrente

 

MILANO – Un'altra giornata di passione, nel nord Italia, per chi viaggia per lavoro o è in partenza per le vacanze. Pesantissimi disagi nel traffico ferroviario, in particolare a Milano, dove all'alba tutte le tratte sono state bloccate per danni alle linee elettriche dovuti al gelo. Alle 7.45 le Ferrovie hanno annunciato il ripristino della circolazione ma nella stazione Centrale ci sono migliaia di passeggeri in attesa, mentre i treni hanno fortissimi ritardi e alcuni sono stati cancellati. Nella notte 800 passeggeri sono rimasti bloccati per oltre sei ore nel Lodigiano, sulla linea Milano-Bologna, a bordo di sette treni. In mattinata sono stati raggiunti dai volontari della Protezione civile per l'assistenza.

AEROPORTI – Per quanto riguarda gli aeroporti, è stato riaperto alle 22.30 di martedì lo scalo milanese di Linate, chiuso alle 19.45 per problemi tecnici. Una volta ripristinate le piene condizioni di sicurezza, i voli sono ripartiti e il traffico risulta regolare. Operativo anche l'aeroporto di Malpensa, ma con qualche difficoltà: sull'hub ha nevicato tutta la notte e il traffico aereo registra ritardi per le operazioni di de-icing.

AUTOSTRADE – Situazione migliore sulle autostrade, che restano generalmente percorribili, nonostante la neve e la pioggia gelata che colpiscono da oltre 30 ore vaste aree del nord Italia, in particolare Liguria, Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna. Da segnalare però che sulla A26 Genova Voltri-Gravellona Toce è chiuso il tratto tra Casale Monferrato nord e Alessandria in direzione sud, per un incidente. Sull'A1 Milano-Napoli, nel tratto tra Roncobilaccio e Barberino in direzione Firenze, l'incendio di un mezzo pesante (ora rimosso) ha causato 13 km di coda in diminuzione. Autostrade per l'Italia consiglia i percorsi alternativi con uscita a Roncobilaccio e rientro a Barberino dopo aver percorso la SS della Futa, mentre per i mezzi pesanti si consiglia l'uscita a Sasso Marconi e il rientro sull'A11 a Pistoia, dopo aver percorso la SS 64 Porrettana. È stata infine riaperta l'autostrada A6 Torino-Savona nel tratto compreso tra Ceva e Millesimo: era stata chiusa martedì pomeriggio a causa del ghiaccio e del grave incidente in cui è morto un camionista 50enne di Torino, che alla guida del suo tir è precipitato da un viadotto. Nell'incidente sono rimaste ferite altre 70 persone di cui 15 in maniera grave. I tecnici hanno lavorato tutta la notte per riaprire la carreggiata.

BUCHE SULLA A1 – Sulla A1, nel tratto tra Bologna e Firenze è stata una notte da odissea per alcuni automobilisti, con code, asfalto distrutto e gomme scoppiate, incidenti. Una giornalista, Nadia Baldi, ha detto di aver preso l'autostrada a Bologna intorno a mezzanotte e di essere uscita a Calenzano (vicino a Prato) pochi minuti prima delle 8: otto ore per percorrere 93 chilometri. Inoltre denuncia una situazione di pericolo: «Tra Pian del Voglio e Roncobilaccio ci sono dei veri e propri crateri sulla carreggiata. Molte auto, compresa la mia, hanno avuto gomme scoppiate per esserci finite dentro. Ci siamo trovati con le piazzole di sosta intasate per sostituire le gomme, con auto in coda». La polizia stradale conferma: in quel tratto c'erano 15 km di coda da smaltire e sulla carreggiata si sono formate buche per effetto del maltempo.

LIGURIA, UN DISPERSO – A Riva Ligure, nell'Imperiese, un uomo di 34 anni è disperso. Si teme che possa essere caduto e trascinato via nel torrente Santa Caterina, in piena, sotto gli occhi del figlio di 5 anni. Le ricerche sono cominciate alle 23 di martedì: mobilitati vigili del fuoco, capitaneria e carabinieri. Il bambino ha raccontato di essere andato con il padre a cena da amici. Tornando a casa, i due percorrevano in auto una strada interpoderale parzialmente asfaltata, che in un tratto attraversa il torrente Santa Caterina, un corso d'acqua di circa 2 chilometri. A quel punto l'uomo è sceso dall'auto per verificare di poter attraversare il torrente, ma sarebbe stato investito dalla piena che lo ha trascinato via. Il bambino è corso verso la casa degli amici per dare l'allarme, quindi sono cominciate le ricerche. Nello Spezzino i fiumi Magra e Vara sono in piena e vengono monitorati. Alcune abitazioni sono state evacuate a titolo precauzionale. Il Magra è esondato a Fiumaretta e Bocca di Magra, ma solo di una quarantina di centimetri, invadendo orti, autorimesse, locali al piano terra.

ACQUA ALTA A VENEZIA – I danni del maltempo si fanno sentire anche nel resto della penisola, in particolare nel centro-nord. A Venezia l'acqua continua a salire e ha raggiunto una punta massima di 144 centimetri sul medio mare, sommergendo più del 50% del centro storico. Spostandosi in Val d'Aosta, va segnalato che il traforo del Monte Bianco è chiuso ai mezzi pesanti per una frana caduta a Passy, sul versante francese. Per gli altri mezzi la circolazione è regolare. Grossi problemi al traffico in Trentino Alto Adige, a causa delle strade innevate e del ghiaccio. Per tutta la notte è stata chiusa la statale della Valsugana. Anche i mezzi pubblici funzionano a macchia di leopardo. Sono chiusi i passi Rolle, Gardena, Falzarego, Valparola, Fedaia, Rolle e Giau e Passo Giovo, così come i passi Stelvio, Rombo, Pennes e Stalle.

VENTO IN MARCHE E ABRUZZO – Nelle Marche super lavoro per i vigili del fuoco a causa del forte vento, in particolare nelle fasce montane e collinari: rami e alberi caduti, tettoie divelte, cartelloni e segnali stradali abbattuti. Anche l'Abruzzo è colpito da tempeste di vento, ma con temperature improvvisamente al di sopra della media stagionale. All'Aquila sono caduti alberi, transenne, coperture per il terremoto, cartelloni pubblicitari. Vento forte anche a Pescara. In Toscana è allerta della Protezione civile per lo stato dei fiumi: l'Arno registra una fase di piena che viene monitorata, ma è il Serchio che maggiormente preoccupa con una piena importante nella fase terminale del fiume.

Fonte: www.corriere.it