Salta subito il cessate il fuoco umanitario. Onu condanna i palestinesi per la violazione della tregua. Duri bombardamenti israeliani hanno colpito Rafah dopo il rapimento di un soldato israeliano. Fonti locali riferiscono che l’ospedale della città, Abu Yussuf al-Najar, è stato colpito. Sul terreno, secondo fonti mediche, ci sarebbero decine di morti e feriti. L’Egitto intanto ha deciso di “cancellare” i colloqui con israeliani e palestinesi per un cessate il fuoco duraturo a Gaza, dopo il collasso della prevista ‘tregua umanitaria’ di 72 ore. Preoccupazione dalla Casa Bianca per “barbara violazione del cessate il fuoco”.
La situazione sul terreno.
Duri bombardamenti israeliani hanno colpito Rafah dopo il probabile rapimento di un soldato israeliano. Fonti locali riferiscono che l’ospedale della città, Abu Yussuf al-Najar, è stato bombardato. Sul terreno, secondo fonti mediche, ci sarebbero decine di morti e feriti: per il momento non è possibile fornire cifre precise. Secondo il ministero degli Interni palestinese, l’Egitto mantiene chiuso il punto di valico di Rafah, fra Gaza e l’Egitto. Fonti locali aggiungono che numerosi abitanti di Rafah hanno cercato di attraversarlo per mettersi al riparo dai bombardamenti di Israele: ma i cancelli, aggiungono, non si sono aperti.
Il militare disperso dopo un attacco di Hamas e presumibilmente condotto in ostaggio a Gaza è un ufficiale della brigata di fanteria Ghivati. Si chiama Hadar Goldin ed ha 23 anni. Lo affermano i mezzi di comunicazione israeliani.”Alle 9.30 di stamattina, un attacco – ha ricostruito il portavoce militare – e’ stato condotto contro forze israeliane che operavano allo smantellamento di un tunnel. Iniziali indicazioni suggeriscono che un soldato israeliano e’ stato rapito da terroristi durante l’incidente. Gli avvenimenti sono ancora in corso”. L’esercito – ha aggiunto il portavoce – ”sta attualmente conducendo sforzi di intelligence e ricerche estese in modo da localizzare il soldato disperso”.
Stop della tregua e della diplomazia
L’Egitto ha deciso di “cancellare” i colloqui con israeliani e palestinesi per un cessate il fuoco duraturo a Gaza: lo scrive il sito dell’autorevole quotidiano Al-Ahram citando una “fonte palestinese che doveva partecipare ai negoziati”. L’iniziativa e’ stata travolta dal collasso quasi immediato della prevista ‘tregua umanitaria’ di 72 ore. Fonti mediche di Gaza riferiscono che decine di palestinesi sono rimasti uccisi e circa duecento sono rimasti feriti nel fuoco dell’artiglieria israeliana, in risposta a colpi di mortaio sparati da miliziani della Striscia usciti da un tunnel. Lo riporta l’agenzia Maan. Per Israele la tregua è finita: lo hanno detto fonti ufficiali israeliane citate da Radio Gerusalemme. Secondo un tweet di un giornalista di Haaretz, il governo avrebbe informato l’inviato dell’Onu nella zona Robert Serry che l’interruzione dell’azione militare è a questo punto da considerarsi finita. Il sito di Hamas, ripreso da Haaretz, riferisce che quattro palestinesi sono stati uccisi e 20 feriti da colpi dall’artiglieria israeliana nei pressi di Rafah, nel sud della Striscia. Sono i primi morti segnalati dopo l’inizio della tregua di stamattina. In precedenza un colpo di mortaio era caduto presso Kerem Shalom, sud d’Israele. ”Una volta ancora Hamas e le altre organizzazioni terroristiche a Gaza hanno violato il cessate il fuoco per il quale si erano impegnate davanti al segretario di stato Kerry e al segretario generale dell’Onu”. Lo afferma una fonte ufficiale dell’ufficio del primo ministro israeliano. Israele e Hamas avevano raggiunto ieri sera un accordo per un cessate il fuoco umanitario di almeno 72 ore a Gaza. Gli Stati Uniti e l’Onu in un comunicato congiunto avevano affermato di aver ricevuto assicurazioni da tutte le parti per un cessate il fuoco incondizionato durante il quale ci sarebbero state trattative per una tregua più duratura.
Bilancio di sangue
E’ salito a circa 1440 il bilancio di fonte palestinese dei morti a Gaza dall’avvio dell’operazione Margine Protettivo: un bilancio più pesante dell’operazione Piombo Fuso del 2008-2009. Lo scrive l’agenzia Maan aggiornando in particolare a 16 il numero di vittime di uno degli ultimi attacchi israeliani prima della tregua di stamane. Secondo i dati diffusi di prima mattina dalle autorità sanitarie della Striscia di Gaza, il totale dei morti registrati prima della tregua è salito ad almeno 1437. Ma successivamente la cifra è stata ancora corretta al rialzo per gli effetti di uno degli ultimi bombardamenti: il cui bilancio è stato aggiornato da 11 a 16 vittime. Stando alle stesse fonti, almeno il 23% del totale dei morti palestinesi erano ragazzi e bambini, mentre i dati dell’Onu accreditano una maggioranza complessiva di vittime civili. I feriti sono indicati intanto in oltre 8200. Nell’ultima azione militare di terra su larga scala condotta nella Striscia fra il dicembre 2008 e il gennaio 2009 – denominata ‘Piombo Fuso’ e durata 22 giorni contro i 25 di quella di queste settimane – i morti palestinesi censiti dalle fonti di Gaza furono 1416 (fonti israeliane ne riconobbero fra 1100 e 1300). Quell’operazione costò inoltre la vita a una decina di soldati e a tre civili in Israele: un tetto largamente superato da tempo nell’offensiva attuale, che secondo i dati dell’esercito ha provocato ormai la morte di 61 militari israeliani, oltre che di tre civili nello Stato ebraico.
“Le delegazioni israeliana e palestinese andranno immediatamente al Cairo per intraprendere negoziati con il governo egiziano, su invito dell’Egitto, per tentare di raggiungere l’accordo su un cessate il fuoco durevole” a Gaza: lo ha detto il portavoce delle Nazioni Unite Stephane Dujarric annunciando in un comunicato congiunto con il segretario di stato Usa John Kerry la tregua di 72 ore tra Israele e Hamas. “Durante i colloqui, – si specifica nel comunicato – le parti coinvolte saranno in grado di sollevare tutte le questioni che destano preoccupazione”. “Contiamo su un continuo sforzo internazionale di collaborazione per aiutare l’Egitto e le parti a raggiungere una tregua che possa durare”, si afferma ancora nel comunicato.(ANSA)