{mosimage}Da Mazara del Vallo il presidente della Camera chiede di cambiare in parte
le norme che portano anche il suo nome. E sul referendum: "La mia posizione è nota"
MAZARA DEL VALLO (TRAPANI) – "Continua ad essere valido l'impianto generale della legge Bossi-Fini, ma alla luce di alcune questioni relative all'applicazione della legge, dei correttivi si rendono necessar". Lo ha detto a Mazara del Vallo il presidente della Camera Gianfranco Fini, arrivato nella città del trapanese per la presentazione di un libro del parlamentare del Pdl Nicola Cristaldi. "In particolare – ha spiegato – andrebbe modificato l'aspetto che chiede all'immigrato che per rinnovare il contratto di lavoro deve prima tornare nel paese di origine e poi rientrare in Italia".
Ma in questa sua trasferta siciliana Fini ha affrontato anche altri temi "caldi". Come la questione referendum, oggetto di un confronto tra Pdl e Lega: "Sul referendum il mio pensiero è noto ha ricordato – in altra veste, partecipai alla raccolta delle firme". Per poi aggiungere che il fissare la data della consultazione "è prerogativa esclusiva del governo".
E visto che a Mazara del Vallo si vivono ore d'ansia per il marittimo Pasquale Mulone, uno degli italiani presi in ostaggio dai pirati in Somalia, il presidente della Camera ha affrontato anche questo argomento: "Per pregresse esperienze, avendo avuto l'onore di fare il ministro degli Esteri, posso garantire alla famiglia e in generale alla popolazione che la nostra unità di crisi della Farnesina è certamente tra le più attive e meglio organizzate del mondo. E' chiaro che questa vicenda è piena di incognite e di rischi, ma certamente le istituzioni stanno facendo tutto quanto è in loro potere".