Impressionisti a Palazzo Pitti
Firenze sta vivendo un momento di intensi rapporti culturali con Parigi e da questa collaborazione viene presentata al Salone da Ballo del Quartiere d’Inverno di Palazzo Pitti l’esposizione nata dal prestito di 12 capolavori del periodo impressionista da parte del Museo d’Orsay. Tra le opere la famosa tela Répétition d’un ballet sur la scène del 1874 di Edgar Degas, Les Tuileries del 1875 di Claude Monet e Sentiero in mezzo al bosco d’estate di Camille Pissarro. Il percorso artistico intrapreso con questa stretta collaborazione vuole approfondire nuove strade di ricerca e mettere in luce punti di contatto tra la cultura francese e quella toscana al fine di ricostruire alcuni degli elementi delle esperienze artistiche di tutto il novecento.
Il Rinascimento da Firenze a Parigi. Andata e Ritorno
Fino al 31 dicembre saranno esposte presso la splendida cornice di Villa Bardini 30 opere provenienti dal Museo Jacquemart-André di Parigi. La villa fiorentina è in effetti un luogo perfetto in cui ospitare opere rinascimentali di Botticelli, Mantegna, Paolo Uccello, Donatello e Giambologna. All’interno della mostra sono stati creati dei percorsi paralleli in cui vengono analizzati aspetti relativi all’epopea dei grandi antiquari fiorentini, la nascita del mito della Firenze rinascimentale e quella che fu definita a cavallo del XIX e XX secolo la febbre del collezionismo. Orario 8.15-18.30 con ingresso a 8 euro. Lunedì chiuso.
Izis, il poeta della fotografia
Izis Bidermanas, nato nel 1911 a Marijampole in Lituania, nella Russia zarista, è oggi considerato tra i fotografi umanisti più illustri del mondo e definito il “poeta dell’immagine”. Il Museo Nazionale Alinari della Fotografia gli dedica una mostra aperta fino al 6 gennaio prossimo, in cui l’elemento cardine è il sogno. Emigrato a Parigi nel 1930, Izis, inizia a lavorare in un laboratorio fotografico e la sua notorietà incomincia a farsi breccia solo dopo l’occupazione tedesca nel 1941. Si unisce alla Resistenza e comincia a realizzare bellissimi ritratti di partigiani, fondendo realismo e poesia, facendo sí che ogni dettaglio completasse quel mosaico del racconto della realtà umana di quel periodo.
Orario: tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.30, mercoledì chiuso. Biglietto: € 9,00.
L’avanguardia russa
Le sale di Palazzo Strozzi vi guideranno alla scoperta dei capolavori russi del primo ‘900, in una ricchissima esposizione inedita. Le opere di Kandinsky, Malevič, Filonov e Gončarova, intrecciando spiritualità e sciamanesimo, filosofia e antropologia, sapranno condurre il visitatore in una nuova linea di confine artistica tra deserti sterminati e ghiacci polari. E’ l’arte russa che attinge dalle innumerevoli sembianze e fattezze della sua natura sconfinata. Saranno più di 130 opere, tra cui pitture, acquerelli, disegni e 15 sculture.
Aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 20.00 fino al 19 gennaio. Ingresso 10 euro.
Il ricordo di Annigoni
A 25 anni dalla scomparsa dell’artista Pietro Annigoni, l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze ha voluto rendergli omaggio con una mostra di grande spessore, con oltre 6000 pezzi tra dipinti, disegni, incisioni, litografie, e sculture. L’Ente, dopo aver acquistato l’importante raccolta di opere ha istituito nel 2008 il “Museo Pietro Annigoni” all’interno di Villa Bardini a Firenze. L’esposizione raccoglie una serie di opere inedite tra cui i disegni preparatori per i ritratti della Regina Elisabetta, del Principe Filippo di Edinburgo e della Regina Margarethe di Danimarca. Ingresso gratuito.