Autoscatto di Dupont
Fino al 30 dicembre 2014, la Galleria Eduardo Secci Contemporary di Firenze, esporrà le opere di un artista contemporaneo newyorchese, Richard Dupont. La sua arte viene esposta per la prima volta in una personale in Italia e ormai da oltre un decennio i suoi lavori sono un simbolo della ricerca avanguardista dell’arte in 3D. Gli elementi rappresentati, come anche corpi, vengono osservati e sofisticati con particolari software e stampanti. I modelli che ne escono sono elementi di ispirazione per disegni, incisioni e quadri. Emblematico il Selfie da cui poi prende il nome la mostra, in cui Dupont non intende solo riprodurre se stesso, ma anche dare una chiave di lettura di una evoluzione culturale permeata dal senso di identità personale all’interno della società. Ingresso gratuito.
I Monaci e la cultura scientifica
In un luogo quasi magico ed enigmatico come l’Abbazia di Vallombrosa, a pochi chilometri da Firenze, dove la cultura scientifica è di casa da secoli, viene presentata la mostra che svela il rapporto tra i monaci vallombrosani e il più grande scienziato del seicento, Galileo Galilei. Lo scienziato pisano fu novizio a Vallombrosa, come attestato da un documento dell’epoca, e studiò in quel luogo, come era consueto fare da tutti coloro che entravano in Abbazia, oltre che l’astronomia anche la meccanica, geometria, matematica e botanica. Il monastero espone un ricchissimo archivio scientifico, oltre alla sezione di Galilei con i suoi scritti e strumenti. Ingresso 3 euro.
Museo del Novecento
Nel contesto delle celebrazioni per il 950esimo anniversario della posa della prima pietra della Cattedrale di Pisa, l’Opera della Primaziale Pisana ha inaugurato i suoi nuovi spazi espositivi con la mostra dell’artista polacco Igor Mitoraj. Figure centrali delle sue opere sono gli “eroi perdenti”, coloro che andando contro i grandi conflitti culturali, religiosi e politici, si protraggono e sfuggono in direzione della chimera della libertà. Oltre alle cento opere, tra disegni, bronzi e sculture monumentali, sarà presentata anche la produzione artistica meno nota di Mitoraj, la pittura. L’esposizione rimarrà aperta fino al 15 gennaio 2015.
I ponti di Firenze
Nella notte fra il 3 e 4 agosto 1944 la città di Firenze fu colpita al cuore dalle forze naziste, le quali distrussero tutti i ponti storici sul fiume Arno, ad eccezione del Ponte Vecchio. L’Archivio Storico del Comune di Firenze, attraverso documenti e testimonianze scritte, ha voluto rievocare e ricordare, con una mostra, sia le persecuzioni e le tragedie individuali e familiari dei fiorentini, come anche le speranze e le lotte di questi ultimi in un periodo così difficile e di estrema transizione storica. Di quei giorni, la città di Firenze non fu solo spettatrice degli eventi ma partecipò attivamente alla propria liberazione tant’è che le fu dedicata una targa: “un libero popolo possa nuovamente esprimere se stesso in una libera nazione”. Ingresso gratuito dalle 10 alle 17.30.
I profeti di Donatello
Dopo lungo tempo di restauro, tornano visibili al grande pubblico, presso il Battistero di Firenze, i tre profeti scolpiti da Donatello, il Profeta imberbe, il Profeta barbuto e il Profeta Geremia. Le tre opere sono scolpite nel marmo, in un periodo datato tra il 1415 e il 1436 e fanno parte di una serie di sculture che furono commissionate a vari artisti dall’Opera di Santa Maria del Fiore, la cattedrale di Firenze, in occasione del centenario della costruzione del Campanile di Giotto. Il restauro dei tre Profeti è stato eseguito dalla “Bottega del restauro dell’Opera” attiva sin dal 1296 ed è il primo eseguito su queste sculture dopo ben 600 anni. Apertura fino al 30 novembre.