Storia di tessuti e filati
Quarant’anni appena compiuti e il Museo del Tessuto di Prato festeggia con un viaggio all’interno delle collezioni del Museo in una mostra sulla storia della moda in voga durante ben 600 anni. L’esposizione, dal titolo “Heritage. Storie di tessuti e di moda”, offre anche una grande varietà di accessori, figurini, giornali antichi e bozzetti originali per abiti. Il Museo del Tessuto di Prato, città a circa 30 minuti da Firenze, è stato ricavato da una ex cimatoria, modello dalla industria italiana del XIX secolo. La tradizione tessile di Prato si estende fino ad oggi, da oltre 800 anni. Ad oggi circa 7000 aziende rappresentano l’elemento portante dell’industria manifatturiera italiana, esportando in tutto il mondo stoffe, drappi e anche macchinari per la lavorazione dei filati. Ingresso 8 euro.

Nasce l’orto bioattivo
A Firenze nasce il più grande orto bioattivo di tutta Italia. Il progetto nasce dall’idea di legare due concetti: ricreare il più fedelmente possibile quanto avviene in un bosco e la coltivazione di cibi nutrienti, organici e autentici. Negli ultimi anni si stanno sviluppando molto queste realtà sul territorio toscano col fine di promuovere un metodo di coltivazione sostenibile, salutare e coerente con le risorse del pianeta. I vantaggi di questo sistema innovativo di coltivazione sono state le elevate concentrazioni di antiossidanti come il licopene e sostanze nutritive essenziali per l’uomo come calcio, potassio, fosforo e zinco, rispetto ai tradizionali sistemi di coltivazione. L’orto bioattivo fiorentino sarà aperto al pubblico e tutti i prodotti saranno colti direttamente al momento della richiesta. Presso l’Azienda Agricola Lo Stento, Viale dei Colli presso lo Chalet Fontana.

Sguardi sul Novecento
Trentasette opere di grandi artisti, tra i quali Andres Zorn, Pietro Bugiani, Primo Conti, Kurt Craemer e Marino Marini, ripercorrono i primi tre decenni del Novecento, in una mostra retrospettiva tra disegni, stampe, ritratti e autoritratti in cui emerge soprattutto la complessità di quegli anni che sembrano preannunciare il dramma di ciò che seguirà di lì a breve, con la 2ª Guerra Mondiale. L’esposizione “intrappola” il visitatore in un gioco psicologico con l’opera, quasi a ricreare la connessione cognitiva degli sguardi che ci furono tra l’artista e l’opera stessa, per quanto è profonda e tangibile la realtà delle pitture.
La mostra sarà aperta fino al 4 settembre 2016 presso il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi. Ingresso 8 euro.

Splendida Minima
Fino al 2 novembre Il Museo degli Argenti, a Firenze ospiterà la collezione più importante al mondo per ciò che riguarda le piccole sculture in pietra dura. Si tratta di opere realizzate principalmente nel periodo ellenistico e romano, ma ciò che sorprende sono le tecniche di scultura utilizzate all’epoca, perse durante alcuni secoli, ma recuperate e riportate a nuova luce con il periodo rinascimentale. Tra le collezioni presenti alla mostra, quella medicea risulta essere completamente integra e il percorso per il visitatore è orientato alla comparazione e al raffronto dei vari capolavori al fine di valorizzarne i vari stili, tecniche e caratteristiche che si succedettero nel tempo nelle varie regioni europee. Ingresso 7 euro.

Donne protagoniste del Novecento
La Galleria del Costume di Palazzo Pitti compie 30 anni e, per l’occasione, è stata aperta in maniera permanente la mostra dedicata agli abiti e accessori appartenuti a donne che sono diventate icone del loro tempo e che si sono distinte per la loro creatività, fantasia e genialità. Intitolata “Donne protagoniste nel Novecento”, il cammino espositivo inizia con i preziosi capi realizzati dalla grande promotrice della moda del Made in Italy, Rosa Genoni, passando per Lietta Cavalli con la sua grande creatività tessile fino ad arrivare alla scrittrice Anna Rontani, che si narra avesse più di 1000 pezzi nel proprio guardaroba. Orario d’apertura: da lunedì a domenica dalle 8.15 alle 17.30. Biglietti: Intero € 10,00.