Rembrandt visto da Morandi
“Ritengo che non vi sia nulla di più surreale e nulla di più astratto del reale”. Così Giorgio Morandi dichiarò in una intervista del 1957. Parole e immagini, due elementi su cui l’artista bolognese lavorerà molto, anche ispirato dal pittore olandese Rembrandt. Il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi di Firenze vuole rendere omaggio a questi due grandi artisti, senza però volersi spingere in raffronti o comparazioni. La direzione della mostra vuole sopratutto mostrare l’interesse e la visione che l’artista bolognese aveva verso Rembrandt, il punto di incontro di due artisti sul piano della verità del segno, non quello iconografico o stilistico ma nella sua potenza espressiva. Fino al 18 marzo.
W L’Italia.it
Nel piccolo ma accogliente Teatro Everest viene presentato lo spettacolo vincitore del Premio Internazionale Teatro dell’Inclusione: “W L’italia.it… Noi sapevamo”. Una brillante e acuta rappresentazione di tutte le piaghe subite dal Sud Italia durante l’Unità d’Italia: dalle stragi civili alle fucilazioni di massa fino ad arrivare al saccheggio dell’oro e allo smantellamento industriale. La regista e attrice Egidia Bruno mette in scena anche il ruolo che ebbe il brigantaggio nella resistenza del sud ai Piemontesi e mostra come la grande emigrazione dal mezzogiorno ci fu solo dopo l’Unità, portando alla luce responsabilità ed errori di cui ancora oggi paghiamo parte delle conseguenze. Sabato 2 marzo. Ingresso 10 euro.
I messaggi di Guy Bourdin
Fotografie come messaggi. I messaggi sono quelli che Guy Bourdin “invia” dal Museo Nazionale Alinari della Fotografia. L’esposizione, dal titolo evocativo A message for you, propone gli scatti di uno degli autori più interessanti del panorama non solo fotografico, ma anche artistico, del secolo passato. Bourdin è considerato il promotore e fondatore di quel radicale cambiamento che ha coinvolto la fotografia di moda, modificandone la percezione nel suo rapporto con l’arte, pubblicità e stile di vita. La sua carriera inizia nel 1972 con il suo primo servizio fotografico e nel tempo si costellerà di lavori per Vogue, Versace, Gianfranco Ferré e Ungaro. Ingresso gratuito.
Alla scoperta delle porcellane
In occasione della commemorazione dei quarant’anni di apertura del Museo delle Porcellane, a Palazzo Pitti sarà presentata la collezione di porcellane di Doccia (paesino vicino a Firenze) create nel periodo fra la dominazione napoleonica e la Restaurazione lorenze, ovvero il periodo che va dal 1800 al 1830. Quando Elisa Bonaparte Baciocchi, sorella di Napoleone, divenne granduchessa di Toscana (1809-1814) dette grande impulso alla promozione delle arti, richiamando in terra fiorentina molti pittori, scultori e musicisti. Fu un periodo florido sopratutto per le industrie artigiane della porcellana nelle quale si ricercavano nuove forme e nuovi modelli decorativi. La mostra resterà aperta dal 19 marzo al 23 giugno con ingresso a 7 euro.
The Player
The Player è come un viaggio, anzi è un viaggio. Un’esplorazione attraverso alcune delle collezioni private d’arte meno conosciute dal grande pubblico e messe a disposizione di tutti al Museo Marino Marini. In ogni sezione dell’esposizione, vengono proposte al visitatore delle particolari visioni e posizioni da cui osservare le opere, portandolo a costruirsi personali itinerari di lettura e narrazione all’interno delle selezione mostrata. Durante il periodo di esposizione (fino al 6 aprile) sarà possibile assistere ad una serie di eventi cinematografici legati alla vita degli artisti Darren Almond, Stefano Arienti, Tacita Dean, Jeremy Deller, Rineke Dijkstra, Damián Ortega, Simon Starling e Piotr Uklanski. Orario: 10.00 – 17.00, chiuso il martedì e la domenica.