Comunità Italiana

Foto-ricatti, spunta anche la Brambilla

{mosimage}ll titolare di un’agenzia: ritirati gli scatti, era con l’imprenditore Bellavista Caltagirone

 

ROMA—Ci sono nuovi nomi illustri nell’indagine sui fotoricatti. Altre vittime di quel sistema messo in piedi per nascondere le immagini in cambio di migliaia di euro. È stato il titolare di un’agenzia fotografica a rivelare agli investigatori il «ritiro» di alcune istantanee del ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla. «Ci furono offerte — ha specificato — ma poi non se ne fece nulla perché ci fu detto che non erano più in vendita ». L’esponente del governo era in compagnia dell’imprenditore Francesco Bellavista Caltagirone, il presidente della società «Acqua Marcia». E adesso si sta cercando di ricostruire la vicenda per capire se sia stata compiuta un’estorsione.

Sono decine i personaggi famosi che sarebbero stati costretti a pagare pur di evitare la pubblicazione. Alcuni lo hanno ammesso, svelando anche i dettagli della trattativa. L’inchiesta condotta dalla procura di Milano si concentra su episodi avvenuti in diverse città, soprattutto Roma. Molti «scatti» effettuati nella capitale sarebbero stati infatti veicolati nel capoluogo lombardo, lì dove le agenzie trattano con i direttori dei periodici specializzati in gossip.

Il primo a svelare il meccanismo è stato l’ex socio di Fabrizio Corona, Francesco «Bicio » Pensa che ha puntato l’indice soprattutto contro il direttore di Chi Alfonso Signorini, raccontando i retroscena di numerosi servizi poi finiti sulle pagine del settimanale della Mondadori. E di altri che invece sarebbero stati venduti agli interessati.

Per estorsione sono al momento indagati la titolare dell’agenzia Photomasi Carmen Pizzuti, i fotografi Maurizio Sorge e Max Scarfone, l’imprenditore Massimiliano Fullin. Ma gli accertamenti vanno avanti, altre persone potrebbero essere presto coinvolte. Perché le verifiche svolte dai carabinieri di Milano hanno consentito di ricostruire il percorso di moltissime foto, la maggior parte delle quali è rimasta poi nei cassetti.

Lapo Elkann avrebbe versato circa 300.000 euro per farsi consegnare istantanee che lo ritraevano in compagnia di transessuali prima a Parigi e poi a Milano. Circa 200.000 euro sarebbero stati pagati per un servizio che risale agli esordi della carriera di Silvia Toffanin, la giornalista che conduce Verissimo, fidanzata con Piersilvio Berlusconi.

Da «Acqua Marcia» fanno sapere che «le foto dell’ingegner Caltagirone riguardavano una normale cena di lavoro, visto che le attività del gruppo riguardano per il 65 per cento il settore del turismo ». La prende con ironia il ministro Brambilla: «Se qualcuno ha pagato non sono stata io, ho modi migliori per spendere i miei soldi»

Nell’indagine compare il nome di un altro politico, del direttore di un telegiornale e di un sindacalista che si sarebbero adoperati per far sparire alcune immagini imbarazzanti.

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Le verifiche disposte dal pubblico ministero riguardano i «ritiri», ma anche alcune «trappole» che sarebbero state organizzate per ricattare poi svariati personaggi famosi. Nei verbali sono citate due attrici che, in cambio di soldi, si sarebbero prestate ad agganciare la vittima. E poi ci sono i falsi servizi utilizzati per ricostruire l’immagine di imprenditori in difficoltà. Tra i nomi citati in questo filone, quelli di due «furbetti» come Stefano Ricucci e Gianpiero Fiorani, entrambi ritratti in compagnie di belle ragazze dopo essere stati per mesi sui giornali per gli scandali finanziari che li avevano travolti. E di Matteo Cambi, l’ex patron dell’azienda «Guru».

Fonte: www.corriere.it