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Home > Frane e crolli nel Messinese, tredici morti Il governo dichiara lo stato d’emergenza

Frane e crolli nel Messinese, tredici morti Il governo dichiara lo stato d’emergenza

02 de outubro de 2009 - Por Comunità Italiana

{mosimage}Una ventina i dispersi, i soccorritori scavano con le mani. Molte città sono isolate, interrotte strade e ferrovia

 

MILANO – Sicilia orientale devastata da un violento nubifragio: tredici vittime, una quarantina di feriti e una ventina di dispersi nella provincia di Messina. Il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato d'emergenza. La zona più colpita da frane e smottamenti è tra i comuni di Scaletta Marina, Giampilieri, Briga e Scaletta Zanchea: un'area di circa 3,5 chilometri. La situazione più grave a Giampilieri Superiore, frazione a circa 20 chilometri dal capoluogo, dove un costone roccioso è ha travolto alcune palazzine. I soccorritori scavano con le mani nel fango e parlano di «una situazione tragica». Le città sono isolate: le frane hanno interrotto l'autostrada A18 Messina-Catania, la strada statale 114 e il tratto ferroviario all'altezza di Giampilieri-Scaletta.

BERTOLASO – «Le vittime accertate al momento sono 13 e ci sono 40 feriti – ha detto il capo della Protezione civile Guido Bertolaso in Prefettura a Messina, segnalando come quella di Giampilieri sia «la situazione più grave e temiamo che ci siano altre vittime. Ci sono tanti sfollati e saranno alloggiati negli alberghi». Bertolaso ha detto che «i soccorsi sono stati tempestivi» e che la statale 113 è stata riaperta, ma solo per i mezzi di soccorso. «La situazione è molto critica e molto seria – ha spiegato dopo avere sorvolato in elicottero le zone di Giampilieri e Scaletta Zanclea -. La zona è raggiungibile attraverso due vallate molto strette che sono completamente invase dal fango. Le strade si sono sbriciolate. Stiamo cercando di avere un quadro completo della situazione attraverso i sopralluoghi dall'alto degli elicotteri». Il presidente Napolitano ha chiamato il prefetto Franco Alecci, chiedendo di essere aggiornato ed esprimendo il suo cordoglio alle famiglie delle vittime.

SINDACO – «È una situazione critica, la macchina dei soccorsi è in azione anche se è difficile raggiungere le zone colpite dal disastro. Giampilieri è isolata; le squadre possono raggiungerla solo a piedi. Alcune persone sono state soccorse via mare dalla Guardia costiera» ha detto il sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca. Il sindaco ha poi lanciato un appello: c'è bisogno di volontari, soprattutto medici e infermieri. «Siamo ancora isolati da Catania, i soccorsi sono venuti da Palermo e dalla Calabria – osserva Buzzanca -, ma sui posti dove l'emergenza è maggiore, come la zona sud della città, si arriva soltanto a piedi e il traffico è completamente paralizzato». Tanto che negli ospedali di Messina i feriti arrivano via mare. «I malati e i feriti delle zone periferiche li facciamo arrivare in un piccolo porticciolo e con mezzi navali sono trasportati nel porto di Messina e trasferiti negli ospedali» spiega Buzzanca.

VITTIME – Sei vittime sono state identificate: Pasquale Bruno, 40 anni, travolto e soffocato dal fango nella piazza di Giampilieri, e un pensionato di 70 anni, Francesco De Luca, annegato nello scantinato della sua casa in contrada Vallone. Un terzo cadavere è stato recuperato dentro un'auto travolta da un torrente in piena nei pressi di Scaletta Zanclea: è Roberto Carullo, sovrintendente della Polizia ferroviaria. La quarta e la quinta vittima sono un pensionato di ottant'anni, Martino Scibilia, e Salvatore Scionti, 64 anni, trovati nelle rispettive abitazioni a Scaletta. Il cadavere di una donna, Agnese Pellegrino, è stato recuperato a Briga Superiore. Le squadre di soccorritori stanno scavando nel fango, alto in alcuni punti più di un metro. «La situazione è drammatica. Si scava anche con le mani senza pausa e senza fermarsi mai tra i detriti e il fango per cercare i dispersi con l'aiuto dei cani» dice il capo del Protezione civile regionale Salvatore Cocina. Parecchie centinaia gli uomini in campo tra Protezione civile, forze dell'ordine, 118, vigili del fuoco e volontari, mentre sono mobilitate squadre da Pisa specializzate nella ricerca dei dispersi. «C'è la massima mobilitazione e il massimo sforzo da tutta la regione e non solo» conclude Cocina. Da Calabria e Campania sono arrivate squadre di vigili del fuoco, dalla Toscana nove unità dell'Usar, il nucleo specializzato in ricerche, con due cani.

TASK FORCE – In provincia di Messina è stata attivata una task force: le operazioni sono coordinate dallo stesso Cocina, attraverso l'Unità di crisi istituita nella Prefettura di Messina. Le squadre dei vigili del fuoco, della Protezione civile e dell'esercito sono coadiuvate da due elicotteri, uno della Marina militare e uno della Guardia costiera. Cinquanta persone – tra cui molti feriti – sono stati portati dalle zone costiere a Messina su un pattugliatore, mobilitato dalle Capitanerie di porto insieme a quattro motovedette per portare soccorso nelle località non raggiungibili via terra. Nel Policlinico di Messina sono ricoverate 15 persone, due sono rimaste ustionate per lo scoppio di una bombola di gas dovuto a una frana a Scaletta. I soccorritori hanno allestito due posti medici avanzati, con brande, coperte e generi di prima necessità: uno nella palestra di Gravitelli a Messina, dove sono stati trasferiti 75 sfollati, il secondo a Roccalumera. Un altro presidio è stato istituito presso la Polstrada di Giardini Naxos. A Giampilieri la Protezione civile ha organizzato un centro di primo soccorso nella scuola elementare Da Vinci.

STRADE CHIUSE – Centinaia di persone sono rimaste bloccate dentro le auto e molte altre, a decine, si sono arrampicate sui tetti delle case per sfuggire alla piena: i soccorritori cercano di raggiungerli in elicottero. Allagamenti e case evacuate anche a Giardini Naxos: una trentina di famiglie ha trovato riparo nella caserma dei carabinieri. Sull'autostrada A18 Messina-Catania molti automobilisti sono rimasti bloccati e hanno passato la notte in auto, a causa delle frane: l'autostrada è chiusa da diverse ore in direzione Catania e viene consentito il transito solo ai mezzi di soccorso. La circolazione ferroviaria è sospesa da giovedì sera fra Messina e Santa Teresa Riva, sulla linea che collega Catania e Messina, spiega in una nota il gruppo Ferrovie dello Stato. La contemporanea chiusura dell'autostrada e della statale 114 non consente a Trenitalia di attivare il servizio di autobus sostitutivi per i treni regionali. Per i viaggiatori dei treni a lunga percorrenza il trasferimento viene effettuato con bus tra Catania e Termini Imerese (Palermo).

PALERMO E TRAPANI – Il maltempo ha colpito anche le province di Palermo e Trapani. Nel capoluogo i sommozzatori dei vigili del fuoco sono intervenuti per gli allagamenti nei sottopassi lungo la via Regione siciliana, l'asse che taglia la città e collega le autostrade Trapani-Palermo e Palermo-Messina. Un'impalcatura è crollata in piazza Santa Cecilia, molti automobilisti sono rimasti bloccati in via Oreto, in via Orsa Minore, in via Messina Marine, nelle borgate di Mondello e Partanna dove le strade sono diventate torrenti in piena. In via Ciaculli sono intervenuti i carabinieri per salvare un uomo in un'ambulanza in panne. Il nubifragio ha provocato anche il parziale allagamento del pronto soccorso dell'ospedale Buccheri La Ferla e di alcuni reparti dell'ospedale Civico. Nella borgata di Belmonte Chiavelli ci sono state delle frane e gli abitanti che erano tornati nelle proprie case dopo le piogge dei giorni scorsi sono di nuovo sfollati. Allagamenti e disagi anche a Trapani, Valderice e Mazara del Vallo.

Fonte: www.corriere.it 

 

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