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Home > Fukushima, l’allarme degli Usa «Radiazioni potenzialmente letali»

Fukushima, l’allarme degli Usa «Radiazioni potenzialmente letali»

17 de março de 2011 - Por Comunità Italiana

Medvedv: «Catastrofe». Il governo italiano valuta il rimpatrio dei connazionali. Rischio blackout a Tokyo

MILANO – A Fuhushima, nell'impianto nucleare danneggiato dal terremoto che ha colpito il Giappone lo scorso 11 marzo, è ormai una corsa contro il tempo per evitare l'aggravarsi della crisi. Utilizzando gli elicotteri, l'esercito nipponico ha cercato di gettare tonnellate d'acqua sui reattori surriscaldati della centrale prima di desistere. La situazione è resa complicata dalle radiazioni, che non tendono a scendere nonostante l'uso anche dei cannoni ad acqua, ma anzi sono in aumento. Per il governo giapponese la messa in sicurezza del reattore n.3 di Fukushima «è la priorità», vista la pressione registrata in aumento con uscita di vapore proprio dal reattore potenzialmente più pericoloso. I timori internazionali su quanto sta avvenendo in Giappone crescono: secondo il capo dell'ente nucleare americano Gregory Jaczko, l'impianto di Fukushima 1 sta diffondendo «radiazioni estremamente forti, potenzialmente letali» per le persone che stanno cercando di limitare la perdita di sostanze radioattive. Si aggrava, nel frattempo, anche il bilancio del sisma e dello tsunami. Secondo gli ultimi dati ufficiali diffusi tra morti e dispersi si è arrivato a quota 15.023. Ma altri dati a livello locale parlano di almeno 24.000 tra morti e dispersi. Un bilancio probabilmente destinato ancora a salire. 

RIMPATRIO – In queste ore il governo italiano «sta considerando la possibilità di facilitare il rimpatrio di connazionali in situazioni di elevata vulnerabilità». È quanto si legge in un avviso dell'ambasciata d'Italia a Tokyo, che ha invitato i connazionali ad allontanarsi dalle zone colpite. Nell'avviso si parla di una «crescente situazione di rischio che potrebbe crearsi a Tokyo e nelle prefetture immediatamente a Nord della capitale nonchè alla possibile interruzione dell'erogazione dell'energia elettrica anche a Tokyo con i conseguenti, importanti disagi». In particolare, l'attenzione è dedicata a «donne incinte, coppie con bambini piccoli, malati e persone particolarmente provate dagli eventi emergenziali di questi giorni, o non abbienti, residenti nella grande area metropolitana di Tokyo, inclusa Yokohama, e nelle prefetture che si trovano a nord e a est di Tokyo (Saitama, Chiba, Ibaraki, Gunma, Tochigi, Fukushima, Miyagi)». In quest'area, l'evoluzione del rischio potrebbe nei prossimi giorni «farsi più critica», si legge nell'avviso. Per l'ambasciata è necessario «avere la certezza che vi sia un numero di connazionali, nelle predette condizioni di particolare vulnerabilità, sufficiente a giustificare il noleggio di un aeromobile o intese particolari con l'Alitalia per l'utilizzo di blocchi di posti finanziati dal governo italiano». Al tal proposito, «si invita a segnalare via e-mail, entro le ore 13.00 del 18 marzo, i nomi e le condizioni specifiche delle persone del nucleo familiare che chiederanno di fare uso di questo intervento di assistenza al rimpatrio».

RISCHIO BLACKOUT– In queste ore il Giappone, e Tokyo in particolare, devono fare i conti anche con un'altra emergenza. La parte orientale del Paese, infatti, potrebbe risentire di una sospensione dell'energia elettrica su larga scala se non si procede a una riduzione dei consumi, visto che la produzione è limitata a causa del blocco di una serie di centrali nucleari danneggiate. La Tepco, la compagnia che gestisce il servizio nella regione del Kanto, è ottimista in tal senso e piega che un mega blackout potrebbe essere evitato sulla base dell'attuale domanda di elettricità. Ma la situazione è resa comunque complicata dall'ondata di freddo che ha colpito tutta la zona, provocando un picco nei consumi, nonostante le interruzioni pianificate dell'erogazione che sono state avviate da alcuni giorni.

CONTAMINATI – La paura contaminazione, intanto, si diffonde. Livelli insolitamente elevati di radioattività sono stati riscontrati in tre passeggeri giunti dal Giappone nell'aeroporto di Incheon, a Seul. I media sudcoreani hanno citato in particolare il caso di un cittadino giapponese sulla cinquantina, a quanto sembra proveniente dalla prefettura nord-orientale nipponica di Fukushima. Sul cappello e sul soprabito dell'uomo è stato rilevato un livello di radiazioni di oltre tre volte superiore al tasso considerato normale dall'Agenzia per la Sicurezza Nucleare sud-coreana. La radioattività è stata comunque valutata tale da non comportare pericoli per la salute pubblica, e dunque i tre viaggiatori sono stati autorizzati a circolare liberamente.

ANCORA SCOSSE – Proseguono inoltre le scosse di assestamento. Una nuova scossa di magnitudo 5.8 si è registrata poco fuori da Tokyo, con epicentro al largo delle coste della prefettura di Ibaraki, a nord della capitale.

USA E RUSSIA – La crisi nucleare sta creando anche fratture tra Tokyo ed i suoui alleati, convinti che il governo giapponese non stia dicendo tutta la verità. Per l'amministrazione americana la situazione in Giappone è ben più grave di quella descritta da Tokyo. Il presidente Barack Obama ha parlato al telefono con il premier giapponese Naoto Kan, assicurandogli «tutto l'appoggio necessario» da parte dell'amministrazione a stelle e strisce e proponendo anche l'invio di esperti nucleari americani nell'arcipelago. Usa toni allarmistici anche il presidente russo Dmitri Medvedev, che ha definito l'incidente nucleare giapponese un «disastro nazionale colossale, una catastrofe».

L'UE E GLI STRESS TEST – In Europa il dibattito sul nucleare resta in primo piano. E le previsioni di Ghunter Oettinger non sono ottimistiche. Secondo il commissario europeo all'energia, infatti gli stress test che l'Ue ha deciso di compiere sulle centrali nucleari europee mostreranno che non tutte soddisfano gli standard di sicurezza.

LA CINA – E contro l'incubo nucleare si muove ora anche Pechino. Il governo cinese vuole infatti da Tokyo informazioni in tempi rapidi su ogni eventuale sviluppo della fuoriuscita di radiazioni dalla centrale di Fukushima. «Il mondo segue con grande attenzione la crisi nucleare in Giappone, e il Giappone sta adottando misure di emergenza per farvi fronte», ha detto a un briefing per la stampa la portavoce del ministero degli Esteri cinese, Jiang Yu.

SI INFIAMMA LO YEN – In Borsa lo yen vola. E il governo giapponese accusa gli speculatori di aver provocato una fiammata storica della moneta, che potrebbe peggiorare la situazione delle imprese esportatrici giapponesi che già soffrono le conseguenze del terremoto.
 
Fonte: www.corriere.it

 

 

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A revista ComunitàItaliana é a mídia nascida em março de 1994 como ligação entre Itália e Brasil.