Il contenuto degli ultimi messaggi che ha ricevuto la madre delle gemelline sparite con il padre, poi morto suicida: "Le ho uccise, riposano in pace". Schepp ha comprato il 31 gennaio tre biglietti per il traghetto Marsiglia-Propriano, e sulla nave era con le figlie; poi ne ha acquistato uno solo per tornare da Bastia a Tolone. La famiglia dell'uomo: "Disturbo grave"
"Le ho uccise". E poi: "Le bambine riposano in pace, non hanno sofferto. Non le rivedrai più". E' il messaggio straziante contenuto in una delle due lettere arrivate in Svizzera e spedite da Matthias Schepp alla moglie su cui ora si concentra l'attenzione degli inquirenti, nonostante getti nello sconforto non solo la madre delle due gemelline di sei anni sparite con il padre, ma anche chi da giorni cerca ancora senza sosta di venire a capo del complicato puzzle di spostamenti dell'uomo morto suicida nella stazione di Cerignola venerdì scorso. E mentre si analizzano a fondo la cabina e il garage del traghetto su cui era, nelle campagne e nei pozzi di Cerignola continua senza sosta la ricerca delle tracce o dei corpi delle bambine (FOTO). Potrebbero però essere gli ultimi rilievi, perché le bimbe sembrano sparite con il loro viaggio in Corsica. Si continua a cercare nella zona, ma non ci sono più i cani 'molecolari' impiegati per le persone scomparse utilizzati l'ultima volta ieri. Il padre delle gemelline "era mentalmente malato, aveva un grave disturbo", dice oggi la famiglia. La sorella lo racconta come "incredibilmente paterno, premuroso, gentile e dolce", difficile immaginare un disagio tale da renderlo capace di tanto.
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Le indagini proseguono nonostante l'annuncio atroce, la conferma dell'ipotesi più triste: il folle gesto dell'uomo che ha ucciso le figlie prima di gettarsi sotto al treno nella piccola stazione di Cerignola. Ma perché Cerignola? "Non abbiamo nessuna certezza se sono vive o morte. Tutto è intrapreso per ritrovarle", ha affermato il portavoce della polizia cantonale di Vaud Jean-Christophe Sauterel. Le ricerche si stanno spostando verso il nord della Corsica, dopo che ieri gli inquirenti, ieri, hanno setacciato la zona attorno al porto di Propriano, dove hanno prelevato alcuni campioni di sabbia e terriccio per effettuare comparazioni con il materiale trovato sotto e dentro la macchina Schepp. Ora si spostano sull'asse viario che porta da Propriano a Bastia, dove l'uomo si è imbarcato a 14 ore dallo sbarco a Propriano.
LA CABINA DOVE ERANO CON IL PADRE
Il cadavere di Matthias Schepp da stamani è ufficialmente a disposizione dei parenti, finora nessuno lo ha reclamato. E' stata eseguita l'autopsia, il corpo potrebbe ora essere trasferito in Svizzera, ma si attende che qualche parente si faccia avanti per accoglierlo. Per ora la famiglia affida a un comunicato il suo stato d'animo e la conferma del disturbo psichico di cui soffriva il padre di Alessia e Livia. Solo "un disturbo mentale grave" può essere la causa di atti tanto efferati da parte del padre delle due gemelline: ne è convinta la famiglia di Schepp che ha rilasciato per la prima volta la scorsa notte un comunicato stampa da Ettingen (cantone di Basilea). I genitori e i fratelli di Matthias Schepp affermano di provare "inquietudine e costernazione" per quanto accaduto. "Siamo tutti d'accordo e persuasi che nostro figlio e fratello abbia potuto compiere ultimamente atti tanto terribili unicamente a causa di un disturbo mentale grave e della perdita della sua personalità normale", scrive la famiglia. "Lo abbiamo sempre conosciuto come padre amorevole e attento, nonché come uomo rispettoso. E' così che vogliamo ricordarlo. La sua famiglia era tutto per lui", afferma il comunicato citato dall'agenzia Ats. "Abbiamo sofferto molto a causa della sua morte e della sorte terribile e incerta delle nostre due nipoti", si conclude. La famiglia chiede ai media il rispetto della propria privacy.