Seconda giornata in Cina per il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni che ieri ha iniziato la sua visita istituzionale partecipando alla cena in onore dei Capi di Stato e di Governo offerta dal Presidente della Repubblica popolare cinese Xi Jinping, cui è seguito uno spettacolo del Teatro dell’Opera di Pechino.
Oggi, il Premier ha partecipato al “Belt and Road Forum for International Cooperation”, un appuntamento importante, ha detto ai giornalisti al termine dei lavori, anche perché “da qui è uscito un messaggio positivo importante, un po’ in controtendenza rispetto alle spinte che oggi si registrano nel mondo”. Certo un messaggio “tutto da verificare”, che “oggi ha visto una parte importante del pianeta riunita attorno all’idea che, partendo dal rilancio dell’immagine della Via della seta, di fatto parla di connettività, di relazioni tra Asia ed Europa, ma anche verso l’Africa”. Un messaggio, per Gentiloni, di “superamento di barriere, di costruzioni di infrastrutture, di valorizzazione di porti e reti di comunicazioni, ma anche di reti di comunicazione digitale”.
Una “iniziativa cinese” che però “decine di leader qui riuniti hanno deciso di fare propria, anche decidendo di rendere stabile questo forum sulla Via della seta”.
“Credo – ha aggiunto Gentiloni – che, con tutte le precauzioni che serviranno per verificare come queste centinaia di miliardi di investimenti verranno attuati, sia un messaggio importante. Certamente – ha precisato il Premier – sono emerse posizioni diverse e varie difficoltà, ma sempre dentro una cornice che spinge a collegare sempre più e a dialogare sempre più sul piano economico” ma in base ad una strategia che “può avere un significato anche sul piano multilaterale e di dialogo internazionale”. Una “bella iniziativa che l’Italia ha fatto bene a valorizzare con la partecipazione del suo Governo al massimo livelli”.
Qui, ha detto ancora Gentiloni, “erano rappresentati governi e paesi di mezzo mondo, con impostazioni, fedi e regimi molto diversi, ma uniti da una idea che ha radici storiche e che oggi significa colleghiamo la parte del mondo che oggi cresce più velocemente, cioè l’Asia, attraverso l’Asia centrale che è ancora carente di infrastrutture, con l’area a più alto reddito, cioè l’Europa, e da dì andiamo verso il continente del futuro che è l’Africa”. Insomma, un piano “geopolitico di grande interesse che l’Europa deve vivere come opportunità. Non possiamo chiamarci fuori. Ecco perché siamo qui”.
Domani, 16 maggio, Gentiloni incontrerà il Primo Ministro cinese Li Keqiang e poi il Presidente della Repubblica Xi Jinping. Quindi, il Premier proseguirà il viaggio in Russia, con la tappa di Sochi. (aise)