La Farnesina adesso si augura “un atteggiamento costruttivo dell’India anche nelle fasi successive e di merito della controversia” e ha voluto anche sottolineare che il rientro in Italia di Girone “non influisce” affatto sul prosieguo del procedimento arbitrale. E ora è l’Italia intera a esultare. Il papa’ del fuciliere, Michele, parla di “notizia straordinaria, bellissima e attesa da tempo. Non abbiamo mai perso la fiducia”. La decisione “conferma che era giusto rivolgersi a un arbitrato internazionale”, commenta il presidente della Camera, Laura Boldrini. “Non è solo un grande risultato ottenuto dal Governo, ma da tutto il Parlamento, maggioranza e opposizione, che ha mostrato una straordinaria prova di coesione nazionale”, ha aggiunto Pier Ferdinando Casini, presidente della Commissione Affari esteri del Senato, che invita a “intensificare la collaborazione diplomatica con l’India per risolvere il contenzioso ancora esistente”. “è un primo barlume di luce dopo 4 anni di buio pesto”, concorda il capogruppo di Forza Italia a Montecitorio, Renato Brunetta. “è frutto, oltrechè dell’impegno del governo italiano, anche del Parlamento europeo che lo scorso gennaio ha approvato una risoluzione in cui è stato chiesto il rimpatrio considerando la detenzione come ‘una grave violazione dei diritti umani'”, ha fatto notare l’europarlamentare PPE Lorenzo Cesa. Per Nicola Latorre, presidente della commissione Difesa al Senato, “è il frutto di una crescente credibilita’ internazionale del nostro Paese”. Premiata “l’intelligente azione svolta dalla nostra diplomazia e il costante impegno di tutto il Parlamento”, fa notare il presidente della commissione Difesa della Camera, Francesco Saverio Garofani. Ed esultano anche i parlamentari e gli europarlamentari M5S delle commissioni Difesa ed Esteri, che ammoniscono: “Ora basta errori e passi falsi”. (AGI)