Comunità Italiana

Gli operai ancora sulla gru «Aspettiamo risposte certe»

{mosimage}I lavoratori: «Non ci prenderanno per stanchezza». Rinaldini: «Forse sviluppi positivi»

 

MILANO – Non mollano i cinque operai da due giorni su una gru all'interno della fabbrica Innse, in via Rubattino a Milano (in via di liquidazione) che protestano contro la vendita di alcuni macchinari decisa dalla proprietà. «Non ci prenderanno per stanchezza – fanno sapere collegati via telefono – reagiremo e cercheremo di modificare la situazione». Sulle loro condizioni personali gli operai affermano: «Siamo sporchi da fare schifo perché da tre giorni non ci laviamo, siamo in uno spazio stretto pieno di olio e di grasso dei macchinari, siamo una zattera a venti metri di altezza e distaccati dalla concretezza. Siamo sotto il tetto: fa caldo per tutto il giorno tranne che tra le 4 e le 5 del mattino quando arriva un po' di freddo». Riguardo alla possibilità di scendere dalla gru i cinque lavoratori affermano: «L'unica condizione per scendere è una risposta positiva alle richieste che abbiamo fatto. Confermiamo comunque che non c'è bisogno di nessun medico». «Stiamo ragionando su altre azioni dimostrative», hanno poi concluso.

RINALDINI – Poco dopo le 13 il segretario della Fiom, Gianni Rinaldini, è entrato all'interno della Innse Presse per informare i quattro operai e il delegato Fiom, che da circa 50 ore si trovano su un carroponte all'interno di un capannone, della «situazione in movimento che potrebbe avere anche sviluppi positivi» Il leader Fiom, appena arrivato davanti ai cancelli, ha chiesto al dirigente della Digos milanese di poter accedere nella zona dove si trovano gli operai per «fare il punto» di alcune novità sul quale però Rinaldini non è voluto entrare nel merito. Il permesso gli è stato accordato in modo «eccezionale» ma solo se Rinaldini accettava di entrare in compagnia di un medico del 118 »come intervento umanitario». Rinaldini ha accettato, nonostante qualche malumore che si levava dal presidio permanente degli operai all’esterno della fabbrica metalmeccanica di via Rubattino. Impossibile al momento ipotizzare quale siano le novità che il leader Fiom renderà note ai cinque che, ha ribadito Rinaldini, «spetta a loro valutare e decidere».

 
Fonte: www.corriere.it