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Home > Google deciso: lascia la Cina “Dal 10 aprile, presto l’annuncio”

Google deciso: lascia la Cina “Dal 10 aprile, presto l’annuncio”

19 de março de 2010 - Por Comunità Italiana

Il "re" dei motori di ricerca dul web – secondo la stampa cinese – dovrebbe ufficializzare la sua decisione lunedì prossimo. Le roventi polemiche sulle censure di natura politica dalle autorità locali sul motore di ricerca e le incursioni dei pirati informatici nella posta dei dissidenti cinesi su Gmail

SHANGHAI – Google-Cina, si avvicina l'ultimo atto. Quello finale. Lunedì il gigante di Mountain View annuncerà la chiusura del proprio motore di ricerca in Cina, cosa che dovrebbe avvenire il 10 aprile. Lo scrivono i media cinesi, dopo le polemiche tra Pechino e il gigante di Mountain View scatenatesi su temi caldissimo quali la censura del governo cinese e i casi di pirateria contro gli indirizzi di posta gmail degli attivisti per i diritti umani. 

Indiscrezioni – Il China Business News ha citato fonti locali secondo cui lunedì saranno anche annunciati gli indennizzi per lo staff cinese. Secondo la testata, un funzionario di un'agenzia pubblicitaria cinese, partner del gigante web, Google lascerà il mercato cinese il 10 aprile. Il quotidiano cita poi una fonte anonima, membro dello staff di Google, al quale viene attribuita la data dell'annuncio: lunedì. La portavoce della compagnia in Cina, Marsha Wang, non ha voluto commentare la notizia, affermando all'Afp che "non ci sono sviluppi" sulla situazione.
Il report del China Business News è solo l'ultimo di una serie di indiscrezioni riportate dalla stampa secondo cui Mountain View avrebbe abbandonato la "filiale" Google.cn. Già la scorsa settimana, citando una fonte anonima, il Financial Times aveva scritto che Google avrebbe abbandonato "al 99,9%" la Cina.

Numeri e scenari – Proprio le percentuali sono tra gli elementi più interessanti della questione. Secondo gli analisti, le quote di mercato di Google in Cina al momento oscillano tra il 25 e il 30%. Fette della torta che verrebbero molto probabilmente divorate da Baidu, il principale motore di ricerca Cinese.

 

Negli scorsi giorni fino a oggi, il trend in Borsa di Google è stato negativo nei confronti di Baidu: il motore di ricerca cinese chiude sistematicamente a cifre più alte di Google. L'ultima chiusura segna una quotazione di 561.35 dollari per Google e 577.90 per Baidu.

Microsoft – E anche il colosso di Redmond col suo motore Bing (una parola che curiosamente in cinese significa "malattia") non sta a guardare. L'azienda sembra non avere alcun problema nell'aderire ai rigidi protocolli del web cinese. Al momento Microsoft può contare su una presenza web stimabile nel 5% del traffico cinese, e una dipartita di Google potrebbe giustificare nuovi investimenti locali. E quindi anche se Redmond non si oppone a Pechino, l'esperienza di ricerca su Bing potrebbe evolvere significativamente, lasciando campo libero a Bing per sostituire rapidamente Big G nei preferiti "alternativi" degli utenti. Il fatto che la mente dietro Bing sia poi proprio uno stimatissimo ingegnere cinese, Qi Lu, potrebbe dare a Microsoft qualche idea in più.

Non è ancora chiaro che tipo di presenza resterà nel Paese asiatico con 384 milioni di internauti dopo la chiusura di Google.cn. Dalle ultime indiscrezioni, Google manterebbe alcune attività di ricerca e di sviluppo e resterebbero aperti gli uffici pubblicitari, le attività di telefonia mobile e di browser, nonchè alcuni servizi web come Google Answers e le ricerche musicali. Le pagine di Google.com rimarrebbero raggiungibili e però, secondo gli analisti, con una lentezza di navigazione che potrebbe scoraggiare presto gli utenti. Comunque, la maggior parte dei ricavi di Google in Cina nel 2009 venivano da società orientate all'export che hanno bisogno di mantenere la pubblicità all'estero, anche se non ci sarà più un sito in cinese.

Fonte: www.repubblica.it

 

Comunità Italiana

A revista ComunitàItaliana é a mídia nascida em março de 1994 como ligação entre Itália e Brasil.