Comunità Italiana

Governo, Bossi pronto alle elezioni “Ma Fini e sinistra hanno paura boia”

CALALZO (BELLUNO) – Fini e la sinistra hanno troppa paura del voto. Per questo fanno di tutto per evitare le elezioni anticipate. E' l'opinione espressa da Umberto Bossi, in vacanza a Calalzo di Cadore. Il leader del Carroccio si è intrattenuto fino a notte inoltrata con i giornalisti presenti. Chi gli ha chiesto se si andrà alle urne, ha ricevuto una risposta convinta: "Magari", ma avverte subito: "Hanno paura Fini, che ha fatto pasticci, e la sinistra: Una cosa è certa, hanno una paura boia del voto e quindi fanno di tutto per mettersi di traverso sulla linea del voto". La stabilità, spiega il leader della Lega Nord, la possono assicurare solo numeri forti in Parlamerto. "Per uscire dai pasticci, per avere stabilità nel Paese", dice Bossi, "occorre avere forze politiche che hanno anche una grande forza in Parlamento: chi ha pochi voti o non può più stare lì a comandare e dirigere il Parlamento deve farsi da parte perchè così vuole il popolo. Queste sono le regole".

Lega sicura. Ecco perché se non ci sono i numeri sarà fatale il ritorno alle urne. Un'eventualità che non spaventa la Lega. "La paura di nuove elezioni è folle", dice Bossi, "perchè i voti li hanno la Lega e Berlusconi". Bossi insomma ostenta sicurezza nella forza elettorale del Carroccio. "Sono due quelli che hanno i voti", insiste, "Lega e Berlusconi; gli altri non li hanno e quindi sperano, mettendo in piedi dei pasticci, di riuscire a cambiare la realtà delle cose. Ma questa realtà è dura da cambiare, non si cambia".

Nessuna maggioranza alternativa. Secondo il ministro delle Riforme "Napolitano non troverà una maggioranza alternativa. Alla fine", afferma il senatùr, "chiamerà me e Berlusconi e dirà: ho trovato questa soluzione e io gli dirò di no, non c'è nessuno così pirla da fare un governo senza i voti". In caso di elezioni, Bossi prevede che "al Sud vinca Berlusconi, al Nord vinciamo noi della Lega". "Se Berlusconi non fa un accordo con Fini, i finiani scompaiono", conclude, "Ma è molto difficile che Berlusconi e Fini a questo punto trovino un accordo".

Nessun problema invece tra Bossi e il presidente del Consiglio. "Berlusconi ha mantenuto la parola, la manteniamo anche noi". "La Lega sarà compatta", dice il leader della Lega Nord, "noi abbiamo fatto l'accordo con Berlusconi e andiamo dove vanno i nostri alleati: ci hanno dato il voto sul federalismo, noi non tradiremo".

Il giallo sul vertice. Si terrà venerdì a Roma, a Palazzo Grazioli, il vertice del Pdl. Lo precisa Palazzo Chigi, in risposta ad un articolo pubblicato oggi sul "Il Fatto quotidiano". Smentite le indiscrezioni apparse sul giornale: summit a Villa Certosa, allargato a tutti i membri del governo. "Il vertice – si afferma nella nota – sarà infatti dedicato al Partito e non al Governo e vi parteciperanno quindi i capigruppo e i coordinatori del Pdl e non i ministri. La cifra di 58 persone fornita dal Fatto è un'altra menzogna. E altra menzogna ancora è che il vertice non sarà a Villa Certosa, ma nella sede della presidenza del Pdl a Palazzo Grazioli a Roma".

Colloquio alla camera ardente.
Prove di dialogo anche alla camera ardente del presidente emerito Cossiga. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha avuto un colloquio di 10 minuti con il presidente del Senato Renato Schifani, il presidente della Camera Gianfranco Fini e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta. Successivamente, Fini e Letta si sono appartati in una saletta privata del policlinico per un ulteriore colloquio durato una ventina di minuti, prima di lasciare insieme la camera ardente.