Riforma della scuola e della Rai domani sul tavolo del Consiglio dei ministri convocato alle 17.30.

“La Rai non è una municipalizzata di provincia ma la prima industria culturale e non può sottostare a procedure cavillose o avere l’incubo della Corte dei Conti”. E’ il testo di un documento che gira a Palazzo Chigi, a quanto si apprende da fonti parlamentari. Nel testo si parla della necessità di “una guida manageriale”, un capo che decida.

Rendere le tre reti ammiraglie della Rai a “specializzazione tematica”. E’ quanto è emerso nell’incontro tra Matteo Renzi ed i membri Pd della Vigilanza. L’ipotesi sarebbe di una rete generalista, una per l’innovazione, sperimentazione e nuovi linguaggi, e una a carattere più culturale, preferibilmente mente senza pubblicità.

Il Consiglio dei ministri di domani sceglierà la via del ddl per la riforma della scuola e dovrebbe confermare gli scatti di anzianità ma dando ampio spazio al merito dei docenti. E’ quanto si apprende da fonti di governo in vista del cdm di domani, sottolineando che la parola chiave della riforma sarà autonomia.

Il capitolo scuola – Indietro tutta. Gli scatti di stipendio degli insegnanti resteranno legati all’anzianità (ci sono i soldi per farlo). Il merito verrà comunque premiato, con “risorse fresche”. La possibilità di questa inaspettata retromarcia è stata confermata in serata da fonti di governo, a poche ore dall’approdo del ddl sulla scuola domani pomeriggio in consiglio dei ministri per il via libera definitivo. Nel Consiglio dei ministri si dovrebbe inoltre confermare la strada del disegno di legge anche per le assunzioni dei docenti delle Graduatorie a esaurimento (ma non quelli delle graduatorie di istituto) e dei vincitori di concorso (ma non gli idonei).

Il capitolo Rai. Renzi vuole manager e 3 reti diverse di livello – Via i partiti dalla Rai e via doppioni, architetture barocche e cavilli burocratici con il perenne incubo della Corte dei Conti. Matteo Renzi, al di là dei modelli di governance in discussione, ha le idee chiarissime sul futuro di Viale Mazzini. Domani in consiglio dei ministri avvierà la discussione sulla base del documento strategico, una summa della filosofia renziana che ha come punto di partenza la necessità di un manager che decida davvero e come punto di arrivo la qualità del servizio pubblico con tre reti specializzate, di cui una senza spot.(ANSA)