Comunità Italiana

Grecia, verso nuovo governo

Il primo ministro greco George Papandreou si appresta a formare un nuovo governo, dopo il fallimento del suo tentativo ieri di formare un governo di unità nazionale con il principale partito d'opposizione, Nuova Democrazia (centro-destra). Secondo fonti governative, l'atteso annuncio della nomina di nuovi ministri sarà fatto entro stasera.

Le discussioni sul voto di fiducia inizieranno domenica e saranno completate entro martedì sera, ha precisato una fonte parlamentare. Ieri Papandreou aveva detto di essere pronto a dimettersi pur di far approvare dal parlamento un piano di austerità per soddisfare le richieste di Unione europea e Fondo monetario internazionale. Gli aiuti di Ue e Fmi sono necessari per far uscire la Grecia dalla grave crisi in cui si trova.

REHN, INTERVENTO IN DUE TEMPI  – Per il salvataggio della Grecia ci sarà un intervento in due tempi: domenica prossima bisognerà dare il via libera alla tranche da 12 miliardi, l'11 luglio decidere sulla partecipazione dei privati al secondo intervento d'aiuto: lo ha detto il commissario Ue Olli Rehn lanciando un appello ai 27 "per superare le attuali divisioni".Con questo intervento in due tempi, spiega Rehn in una nota, "eviteremo uno scenario di default e apriremo la strada a un accordo sulla strategia a medio termine". Non "sarà facile", ma Rehn crede "fermamente" che grazie questo approccio, d'intesa con il Fmi, potranno essere evitati scenari catastrofici. "Ciò significherebbe – ha detto ancora il commissario – assicurare il finanziamento del debito greco fino a settembre", mentre le decisioni sul medio termine, ovvero per il 2012-2013, saranno rinviate alla riunione dell'Eurogruppo dell'11 luglio". "Lancio un appello – sottolinea Rehn – ai decision-maker, e più in particolare ai ministri delle Finanze dell'eurozona in vista dell'appuntamento di domenica, per superare le rimanenti differenze e giungere a un accordo responsabile davanti a questa difficile congiuntura". Un appello esteso poi dal commissario ai leader greci ed europei affinché "agiscano" tendendo conto delle "loro responsabilità"

'FIDUCIOSO SU ACCORDO QUINTA TRANCHE'  – "Sono fiducioso, domenica prossima l'Eurogruppo sarà in grado di decidere l'erogazione alla Grecia, all'inizio di luglio, della quinta tranche del prestito" Ue-Fmi da 12 miliardi di euro. Lo ha detto il commissario Ue per gli affari economici e monetario Olli Rehn. Il commissario ha poi aggiunto di "credere" nella possibilità che venga conclusa, d'accordo con il Fmi, la revisione attualmente in corso sull'applicazione del programma greco di risanamento e riforme. Rehn è persona "responsabile e seria", ha poi osservato il suo portavoce, Amadeu Alatafaj rispondendo alle domande dei giornalisti. "Se espime fiducia è perché ha contatti con l'Eurogruppo e il Fmi, con i quali c'é una concertazione molto stretta". Per Arataj, "non c'é dubbio sul finanziamento della Grecia fino a settembre".

'APPELLO A FORZE POLITICHE PER ACCORDO'  – Il commissario Ue agli affari monetari ed economici Olli Rehn continuerà ad esercitare pressione sulle forze politiche greche affinché "prevalga il senso di forte responsabilità nazionale". Lo ha detto il suo portavoce Amadeu Altafaj, dando conto del "rammarico" del commissario per il mancato accordo politico ieri in Grecia. "La comunità internazionale è mobilitata per sostenere il popolo e lo Stato greci, ma appartiene alle forze politiche greche prendere la piena responsabilità sul programma", ha detto il portavoce. "Ciò è stato possibile in Irlanda e in Portogallo, dove ci sono state alternanze al potere, ma mantenimento degli impegni assunti in precedenza. Non si capisce perché non sia possibile farlo in Grecia, dove la situazione 'e molto piu' difficile". "E' chiaro che abbiamo bisogno di un'approvazione del programma da parte del Parlamento greco entro la fine del mese", ha ribadito più volte Altafaj, che non ha voluto fare speculazioni sullo scenario di una mancata approvazione

'NON C'E' PIANO B' – "Non abbiamo piani B". Lo ha detto Rehn, rispondendo ad un giornalista greco che ipotizzava un mancato raggiungimento di accordo tra le forze politiche greche sul programma di salvataggio. "C'é uno slancio politico" da parte dell'Europa, ha argomentato Amadeu Altafaj, "da più di un anno la Commissione è mobilitata" per sostenere la Grecia, ma – ha osservato il portavoce – "c'é anche stanchezza e qualche dubbio da parte dei donatori". Quello lanciato dal commissario Rehn è, secondo il portavoce, "un appello politico per conservare lo slancio a favore del popolo e dello Stato greco". Ad un giornalista greco che chiedeva se il default fosse inevitabile in caso di mancato accordo tra le forze politiche greche, il portavoce ha risposto: "E' chiaro che abbiamo bisogno di un'approvazione da parte del Parlamento greco da oggi alla fine del mese. Serve forgiare l'unità nazionale per avere un accordo sugli obiettivi e sulle grandi linee politiche del programma (di austerity). Tutti i programmi sono dinamici. Ma il commissario ha già più volte detto che se i programmi è stato possibile metterli in atto in Irlanda e Portogallo, si chiede perché non sia possibile farlo in Grecia, dove la situazione è molto più difficile"

BRUXELLES, RINEGOZIAZIONE NON E' SUL TAVOLO  – "La rinegoziazione non è sul tavolo". Lo ha detto Amadeu Altafaj, portavoce del commissario europeo per gli affari economici Olli Rehn, rispondendo ai giornalisti che chiedevano se fosse attuale l'ipotesi avanzata ieri dall'opposizione greca per una revisione dei termini del memorandum concordato lo scorso anno per la concessione del prestito da 110 miliardi di euro. Il portavoce ha poi osservato che "ieri i media hanno speculato sull'ipotesi di un governo di unità nazionale" che invece in serata è stata smentita dal premier Papandreou che ha annunciato per oggi un rimpasto di governo

FMI, PRONTI A CONTINUARE AD AIUTARE GRECIA  – Il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) è "pronto a continuare ad aiutare la Grecia". Lo afferma – riporta l'agenzia Bloomberg – il Fmi.

Fonte: Ansa