Comunità Italiana

Gugliotta: “Mi picchiavano mentre spiegavo La polizia si scusa con la madre del ragazzo

Parla il giovane arrestato dopo Roma-Inter e scarcerato mercoledì sera "Mi hanno colpito a bocca aperta, mentre dicevo che non c'entravo niente. Adesso aspetto solo che sia fatta giustizia"

{mosimage}"Proveremo a lasciarci la vicenda alle spalle, cercheremo di dimenticare, è l'unica cosa che posso fare". Sono le parole di Stefano Gugliotta che oggi ha incontrato la stampa, il giorno dopo la prima notte trascorsa fuori dal carcere (FOTO). "Voglio dire una cosa per smorzare i toni: credo che la maggior parte degli agenti operino in buona fede e non compiano abusi di potere", ha detto il giovane arrestato il 5 maggiodopo la finale di Coppa Italia in via Pinturicchio. Il suo è diventato un 'caso' dopo la denuncia dei genitori che, grazie al video girato da alcuni residenti della zona la sera stessa del suo arresto, hanno segnalato il pestaggio da parte degli agenti che lo avevano fermato.

Stefano risponde alle domande dei giornalisti ricostruendo quei momenti. E a chi gli chiede come si è rotto il dente, risponde "davanti alla camionetta dei carabinieri". Particolari agghiaccianti, quelli riferiti al pestaggio. "Mentre dicevo che non c'entravo niente – racconta Gugliotta – uno mi ha colpito a bocca aperta con un pugno", afferma riferendosi all'agente indagato. "Io urlavo le mie ragioni ma loro mi menavano, mi colpivano: saranno stati setto o otto, sono pieno di lividi". "Tutto questo clamore mi ha colpito" – ha concluso Stefano, visibilmente emozionato. Ora aspetta solo che la "giustizia faccia il suo corso".

"Dimenticare – ha continuato Stefano – è difficile ma proverò a tornare alla vita di tutti i giorni, lasciandomi alle spalle quanto successo. Mercoledì avevo iniziato uno sciopero della fame perché non ce la facevo più". Il giovane ha voluto quindi ringraziare tutte le persone che, in questi giorni, sono stati vicini alla famiglia e in particolare Alfredo, che lui definisce "un angelo" che è la persona che "ha effettuato il video nel quale si vedono le fasi dell'arresto e il pugno sferrato da un agente" (video).

A margine dell'incontro, la notizia che la polizia ha fatto le sue scuse alla mamma di Stefano. "'La madre ha ricevuto le scuse per quanto accaduto la sera del 5 maggio da un funzionario di polizia a nome del questore di Roma e del commissariato Prati". A rivelarlo l'avvocato Cesare Piranio. "Sembrerebbe – ha detto ancora l'avvocato Piranio – che uno degli agenti abbia riconosciuto i suoi comportamenti. Certamente terremo conto di questo e decideremo come proseguire. Certo se ci fossero atteggiamenti calunniosi nei confronti di Stefano io sono pronto ad assisterlo altrimenti ci difenderemo nel processo".

Il legale di Stefano Gugliotta ha ricordato che al momento il 25enne è ancora indagato per resistenza a pubblico ufficiale. "Ma mi auguro – ha detto – che al più presto la sua posizione possa essere archiviata. C'è da sottolineare però che già nella richiesta del pubblico ministero Polino viene esclusa la partecipazione di Gugliotta ai tumulti avvenuti ai margini della partita. Già nella relazione di servizio la stessa polizia non c'è tracce della partecipazione di Gugliotta ai tumulti precedenti il fermo".
"Dobbiamo – ha detto ancora l'avvocato Piranio dare atto alla procura di Roma della grande professionalità e dell'alto senso morale. Abbiamo anche massima fiducia nelle stesse forze dell'ordine e del commissariato Prati che si è prodigato in senso corretto e leale contribuendo ad accertare i fatti".

Dopo sette giorni di reclusione, Stefano ha raccontato 'a caldo' la sua esperienza in cella. "Stavo per impazzire", ha detto ieri ai cronisti, mentre amici e parenti lo attendevano fuori dal carcere di Regina Coeli urlando "Sei il più forte". In tanti, fra politici, istituzioni e gente comune, si sono mobilitati nei giorni scorsi, anche in Rete, per denunciare il lato oscuro di una vicenda che è ancora tutta da chiarire (AUDIO).

"E' una pagina che si doveva evitare, sono contento che anche grazie all'impegno collettivo intanto questo ragazzo sia libero. Ovviamente rimane l'assoluta e impellente necessità di capire cosa è successo". Così il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, a margine della presentazione a Palazzo Valentini della Marcia per la Vita, ha commentato la scarcerazione di Gugliotta. 

 
Fonte: www.repubblica.it