La procura di Roma e l'inchiesta sulla vendita dell'immobile di boulevard Princesse Charlotte
ROMA – «Nessuna intenzione di convocare Giancarlo Tulliani». È quanto ribadiscono gli inquirenti della procura di Roma che stanno indagando sulla vendita dell'appartamento di Montecarlo appartenuto ad Alleanza Nazionale. I pubblici ministeri capitolini ribadiscono che l'inchiesta punta ad accertare il prezzo della vendita dell'immobile di boulevard Princesse Charlotte e che «nulla è cambiato» dopo le affermazioni fatte venerdì scorso dal ministro della giustizia di Santa Lucia e il videomessaggio del presidente della Camera, Gianfranco Fini. Ad oggi non sono ancora giunti in procura i documenti richiesti, con un supplemento di rogatoria, alle autorità monegasche, ma gli inquirenti sottolineano come le verifiche andranno avanti sino a quando non sarà definito il valore immobiliare dell'appartamento.
L'INCHIESTA – Il reato ipotizzato nel fascicolo aperto dalla procura di Roma è «truffa aggravata». La vicenda riguarda una casa di Montecarlo ceduta ad An da una nobildonna, la contessa Anna Maria Colleoni, venduta poi a una società offshore (la Printemps Ltd) e finita in affitto (dopo essere stata venduta alla Timara Ltd) a Giancarlo Tulliani, fratello della compagna di Gianfranco Fini. L'inchiesta, affidata al procuratore Giuseppe Ferrara e all'aggiunto Pier Filippo Laviani, viene avviata dopo una querela da parte di Marco Di Andrea e Roberto Buonasorte, militanti della Destra di Francesco Storace. L'inchiesta punta esclusivamente ad accertare se l'appartamento monegasco non sia stato svenduto arrecando un danno economico alle casse di An: gli inquirenti vogliono verificare se la cifra ottenuta dal partito (circa 300 mila euro), in sede di cessione dell'appartamento, l'11 luglio 2008, alla società Printemps Ldt, sia stata in linea con i parametri del mercato immobiliare monegasco. Gli inquirenti inoltrano una rogatoria internazionale per sollecitare il principato a consegnare atti sul passaggio di proprietà. L'inchiesta subisce un accelerazione il 14 settembre con l'audizione dell'ex tesoriere di An, il senatore Francesco Pontone, che seguì tutta la procedura di vendita dell'appartamento di Boulevard Princesse Charlotte. Le ultime ore dell'intricata vicenda sono contrassegnate da una polemica su una presunta attività di dossieraggio, denunciata dai fedelissimi del presidente della Camera, ai danni di Gianfranco Fini. In procura, dove probabilmente la settimana prossima arriveranno nuovi documenti da Montecarlo, precisano che solo in presenza di una denuncia di parte o di atti ufficiali provenienti dagli organismi competenti si potrebbe valutare l'apertura di un nuovo fascicolo.
Fonte: www.corriere.it