Comunità Italiana

I retroscena dell’Assemblea Pd

Matteo Renzi vuole andare al voto già ad aprile, certo di avere la maggioranza del Pd dalla sua parte e un patrimonio importante di voti nel Paese. Secondo il Corriere, l’ex premier pensa a una riorganizzazione lampo della segreteria del partito: «Rifaccio la segreteria. Chiamo Martina e anche Nannicini per il programma, e Fassino per gli Esteri e poi qualche sindaco, più che i parlamentari», avrebbe annunciato Renzi.

Aggiornamento professionale all’estero e addio ‘renzismo’

L’ex premier, secondo La Stampa, si sarebbe però rassegnato a votare a giugno. E nel frattempo sta mettendo a punto una nuova strategia ‘low profile’. Addio per ora alla tv e alla sovraesposizione mediatica sui social, ma anche ai bagni di folla.

Renzi vuole studiare, dedicarsi a una sorta di ‘aggiornamento professionale’, a caccia di idee per il Pd del futuro. In programma almeno un paio di viaggi di formazione all’estero, non per incontri politici. Sembrerebbe dunque aver accolto il consiglio del senatore della minoranza Dem, Miguel Gotor, che in diretta con Agi a ‘Viva l’Italia’ aveva suggerito a Renzi di andare “sei mesi a fare conferenze in giro per il mondo”.

I sudori freddi di Gentiloni

Franco Bechis ha pubblicato su YouTube un video: ‘Renzi parla di elezioni, Gentiloni si paralizza’ (qui sotto). “Quando all’assemblea del Pd Matteo Renzi ha parlato di legge elettorale lanciando il Mattarellum, sulla fronte di Paolo Gentiloni sono iniziati ad apparire i sudori freddi. Quando poco dopo Renzi ha parlato di elezioni, il povero premier in carica si è gelato”, scrive Bechis su Libero.

Le primarie di Renzi e il ‘timing’

Renzi, secondo Avvenire, punterebbe a un’investitura popolare della sua candidatura, con primarie di coalizione aperte alla sinistra dialogante che fa riferimento a Giuliano Pisapia. Per quanto riguarda i tempi per il voto, gli scenari ipotizzati dai renziani, nel retroscena di Avvenire, sono due: fine della legislatura a marzo con voto ad aprile, in tempo utile perché il nuovo premier si presenti al G7, o fine legislatura ad aprile con voto a giugno.

La minoranza Dem insultata da Giachetti: “Basta arroganza”

“Mi interessa molto relativamente l’incontinenza verbale di Giachetti. Uso una battuta di Renzi: ‘Lo stile è come il coraggio di don Abbondio, se non ce l’hai non puoi dartelo'”. E’ la replica di Roberto Speranza all’insulto di Giachetti. (AGI)