Comunità Italiana

Ici su scuole

E’ una “sentenza pericolosa e incongrua”. Il segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino commenta negativamente la decisione della Cassazione sugli istituti scolastici religiosi di Livorno che dovranno pagare l’Ici. “E’ una sentenza ideologica – rincara la dose monsignor Galantino -. Basta con questi tiri allargati su tutta la Chiesa. Ha ragione il professor Emanuele Rossi (ordinario di Diritto costituzionale alla Scuola Superiore di studi universitari Sant’Anna di Pisa ed esperto governativo per il terzo settore, ndr) quando scrive che ‘e’ come mettere sullo stesso piano una mensa caritatevole e un ristorante alla moda'”.

L’ex ministro Giuseppe Fioroni, Pd, invoce l’intervento di Renzi: “Il pagamento dell’Ici, per le scuole paritarie senza scopo di lucro, interpella tutti, in primo luogo il Presidente Renzi”.
“Il sistema scolastico italiano e’ per legge paritario, la Buona Scuola lo rafforza, ma questa vicenda fa chiudere tutte le scuole che non sono diplomifici, dalle materne alle superiori – osserva -. Si cancella la liberta’ di scelta, si trasformano in scuole solo per i ricchi, si genera un danno grave allo Stato, sarebbe una violazione dei diritti costituzionali, pensiamo soltanto al 40% dei bambini delle materne che rimarrebbero senza scuola. E’ una vera emergenza democratica che non puo’ essere scaricata ne sui magistrati ne sui comuni che non chiudono i bilanci. Occorre che il governo intervenga subito e sono certo che il Presidente del Consiglio Renzi lo fara'”, conclude.
I deputati di Area popolare Garofalo, Bosco e Misuraca, che hanno presentato una interrogazione parlamentare al Miur e al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, dichiarano: “Il Governo deve mantenere gli impegni presi e dire quali iniziative intende adottare per i 22 mila lavoratori ex Lsu e dei cosiddetti appalti storici, 2500 solo in Sicilia, impiegati nel servizio di decoro delle scuole, senza stipendio dal mese di luglio e senza alcun ammortizzatore sociale che li sostenga”.
“Il 28 marzo 2014 – spiega Garofalo – e’ stato sottoscritto un accordo interministeriale che prevedeva la continuita’ occupazionale ai lavoratori ex Lsu, interventi di decoro in oltre 7 mila plessi scolastici, grazie al progetto di riqualificazione ‘ScuoleBelle’, in piu’ si prospettava la concreta possibilita’ di arrivare alla definitiva soluzione della problematica occupazionale. Il Ministero dell’Istruzione, dell’Universita’ e della Ricerca Scientifica avrebbe utilizzato risorse complessive pari a 450 milioni di euro, a decorrere dal 1 luglio 2014 e sino al 30 marzo 2016”. “Nonostante l’impegno preso, tuttavia il Miur non ha provveduto, dal 1 luglio scorso, ad assegnare i finanziamenti con la conseguenza che i lavoratori sono stati sospesi dal lavoro e dalla retribuzione. E’ necessario intervenire senza ritardo – conclude Garofalo – mantenendo fede agli impegni presi, attraverso lo stanziamento dei 170 milioni per la copertura fino a marzo 2016 e, nelle more, consentendo il ricorso alla casa integrazione in deroga affinche’ i lavoratori riescano ad affrontare i due mesi estivi serenamente come loro diritto”.(AGI)