Comunità Italiana

il Benevento nel serie A

Basta un gol al 34’ di Puscas, la stella dei play-off, per battere il Carpi nella finalissima dei play-off di B e far volare il Benevento nel paradiso della serie A. Un sogno per la squadra campana che un anno fa giocava in Lega Pro e mai era riuscita, in 88 anni di storia, a raggiungere la massima serie. Lo ha fatto con grande merito, da neopromossa, con un campionato giocato ad altissimi livelli, chiuso al sesto posto, e poi con play-off tatticamente (eccellente mister Baroni), tecnicamente (grandiosi Lucioni, Puscas, Ceravolo, Ciciretti) perfetti e con una grinta assoluta.

Il Carpi ha avuto l’onore delle armi. Non solo per aver centrato i play-off dopo un torneo disputato a corrente alternata ma per aver giocato la trasferta in uno stadio, il Vigorito, al completo e trasformato in un arena, con grande determinazione, intelligenza tattica e un po’ di sfortuna. Il Benevento però è stato superiore, dimostrando d’essere completo in tutti i settori e, in difesa, con un Lucioni e un Camporese insuperabili. E quando non ci sono arrivati loro ci ha pensato il portiere Cragno, una promessa già nazionale Under 21, a fare miracoli. Eppure nel primo tempo il Carpi era apparso più pericoloso soprattutto nelle ripartenze. Al 4’ Mbakogu da tre metri dalla porta si era fatto parare il tiro, assai debole, dall’under 21 Cragno. Al 10’ Lollo, pericolosissimo, era stato atterrato al limite dell’ area, punizione netta ma non per l’arbitro. Al 17’ sempre Mbakogu su ripartenza scagliava la palla di poco al lato.

Il Benevento rispondeva al 24’ con il capitano Lucioni, che si improvvisa attaccante e sfiorava il gol con una spettacolare girata in area Belec attento e soprattutto piazzato. Al 29’ l’occasione più clamorosa: Puscas tutto solo si faceva parare il tiro a botta sicura da Belec di piede. Ma era solo l’anteprima, Puscas non sbagliava al 34’ su assist di Venuti sfuggito a un Letizia assai distratto. Nella seconda frazione di gioco il Carpi si è lanciato rabbiosamente in avanti con tanta grinta ma poca lucidità. Ed è stato il Benevento, con Viola, che al 4’ , a cogliere un palo clamoroso. Due minuti dopo Castori ha sostituito il difensore Poli con l’attaccante Lasagna. Ma, dopo una pressione fortissima degli emiliani nei primi venti minuti, i campani hanno ritrovato il giusto ritmo per spezzare il gioco degli avversari e chiudere gli spazi. Al 28’Lasagna si è mangiato un gol ritardando il tiro in area campana. Notte magica a fine partita a Benevento in attesa della grande festa per la storica promozione in serie A. Il sindaco Mastella in tribuna festeggia scatenato. (Corriere)