Evadere le imposte è legittima difesa?
Vasco Rossi è un cantante pop di successo. A Sanremourlò “Voglio una spericolata … laguai.” Ne ebbe parecchi: droga, carcere e altro. Aveva talento e fece quatrini. Come tutti, rivoluzionari a 20 anni e conformisti a 50, Vasco si quietò e divenne oculato nell’amministrari suoi beni e i suoi guai. Il fisco lo accusadi aver intestato ad unasocietà di comodo la sua barca per non pagare le imposte. Alla stessa società, diciamo Rossi srl, ha apportato anche il cane, per evitare guai il giorno in cui il suo fedele amico, frustrato e umiliato avendo per padrone una persona giuridica, mordesse qualche malcapitato. Al quale non farebbe molta differenza l’essere morso dal cane di Vasco o dal cane della Rossi srl. Quanto alla barca, Vasco si intenderà col fi sco. Non è certo l’unico a non voler pagare le tasse. Vi sono migliaia di storie illustri. Valentino Rossi volò con la sua Yamaha, cosí come Capirossi e Biaggi. Il fisco li raggiunse. A Tomba, esimio sciatore, lo slalomnon riuscí. Cipollini e Bettinicorsero a perdifi ato ma nonabbastanza. Fisichella acceleròma il fi sco è stato più veloce.Maradona non pagò le tasse elotta con un debito di 35 milioni.La “mano di Dio” fregò gli inglesi ma qui fallí. Il fi sco è riuscitoa strappargli un orecchino prezioso, ma il debito rimane e il prode Armando non può tornare a Napoli dove l’adorano. Nel 1982 Sofi a Loren atterra a Roma e la portano in carcere.Ci starà un mese. Poi sistema isuoi conti col fi sco e va ad abitarein Svizzera. Fulgido esempio di amor di patria. Tutti applaudirono il grande Pavarotti.Tutti meno il ministro delle finanze, svegliato al “Nessun dorma” dal travolgente finale “… vincerò”. Questa battaglia Pavarottila perse. Nel mondo dell’alta finanze l’ultimo caso riguarda gli eredi dell’avv. Agnelli che concordano con il fisco il pagamentodi 100 milioni di euro. La lista è lunga: si stima che l’economia sommersa valga 20% delPIL e che siano evase imposte per 120 miliardi. Un dato pittoresco:nei porti italiani attraccano 120.000 barche di oltre 10 metri. La loro manutenzione costa50.000 euro. Solo 110.000 persone in Italia dichiarano un reddito superiore a 200.000 euro. Non è un miracolo: le barche appartengono a società di comodo, spesso offshore. Grazie al Montecarlogate abbiamo imparato molto sui paradisi fiscali e sulle società offshore. Surfatesul web e vedete come sia facile e economico costituire una societàoffshore, affi darle i beni e goderne i benefici senza pagarele tasse. La storia è nota: un appartamento a Montecarlo di proprietà di AN, il partito di Fini, è stato svenduto a prezzo di banana marcia a una società offshore, che l’ha ceduto ad un’altra, in un giochino di scatole cinesi, che l’ha affittato (sorpresa!), al cognato di Fini. La sede della società è l’isola di Saint Lucia, un paradiso fiscale che non ha accordi con l’Italia, quindi non riusciremo mai a sapere chi è il proprietario della società, cioè dell’appartamento. “Sia bandito chi pensa male”, come disse il re Edoardo III allacciando la giarrettiera dell’amante.
Il Liber Statutorum Vitellianae, codice penale vigente a Viadana nel ‘300, sanciva che ai falsari fosse mozzata la mano destra. Il grande evasore è un falsario. Buon per lui che i tempi sono cambiati altrimenti l’Italia sarebbe un paese di monchi. Nessuno biasima l’evasore. Se poi si chiama Rossi o Maradona ha tutta la nostra ammirata benevolenza. Evadere le tasse non fa notizia. L’evasione affibbiata a Vasco Rossi ha avuto pochi commenti. In questo nostro strano mondo, in cui anche i cani hanno un cane, ha fatto notizia il triste destino del suo cane che, senza un padrone che lo accarezzi, deve guaire sotto il tavolo di una srl.