{mosimage}La moneta unica paga l'allarme delle agenzie di rating sulla Grecia. E a Dubai timori di nuovi scossoni
MILANO – Borse d'Asia a picco, incerte in Europa. Mentre l'euro scivola a 1,47 contro dollaro sulla scia delle preoccupazioni innescate dalla decisione delle agenzie di rating che hanno declassato il debito pubblico della Grecia. Le Borse d'Asia hanno perso terreno anche per le notizie sul Pil giapponese, stimato sotto le attese e dai dubbi sulla tenuta di alcune società di Dubai, in difficoltà con il rientro dagli ingenti debiti accesi.
LE RASSICURAZIONE DI ATENE – Di fronte alle preoccupazioni internazionali il ministro delle Finanze della Grecia ha ribadito che il governo farà "tutto quello che sarà necessario" per ristabilire la credibilità sui bilanci del paese, procedendo a una riduzione del deficit e a mettere sotto controllo il debito. Con una conferenza stampa, George Papacostantinou è tornato infatti sulla situazione delle finanze pubbliche dopo che mercoledì Fitch ha declassato il rating sui titoli della Grecia, mentre in precedenza Standard & Poor’s aveva messo sotto osservazione il paese per possibili declassamenti. Papaconstantinou ha precisato che il piano di risanamento di medio termine, nell’ambito del Patto Ue di stabilità e di crescita, verrà presentato alla Commissione europea a gennaio, dopo esser stato discusso in Parlamento. Indicherà «chiaramente le modalità, il calendario, la strada per un ritorno alla normalità dell’economia». Intanto la Borsa di Atene continua a calare, con un meno 2,71 per cento a metà seduta dopo che martedì ha lasciato sul terreno il 6,4 per cento. La Grecia si trova sotto la pressione di tutta l’Ue per la deriva che sta investendo le sue finanze pubbliche, finita sotto la lente dopo l’allarme globale innescato dalle difficoltà sui debiti di Dubai World. Per quest’anno il deficit di bilancio ellenico è atteso al 12,7 del Pil, secondo le stime dello stesso governo, facendo lievitare il debito al 113,4 per cento del Pil e al 120,8 per cento nel 2010. Nel progetto di bilancio per il 2010 si punta a ridimensionare il deficit al 9,1 per cento del Pil.
EURO E BORSE – Per l'euro si tratta di una nuova giornata difficile: in mattinata la moneta unica europea viene scambiata a quota 1,4697 sul dollaro, in calo rispetto alla rilevazione ufficiale della Bce fissata ieri a 1,4774. Andamento incerto da parte dell'indice Dj Stoxx 600 che fotografa l'andamento delle principali piazze del Vecchio Continente, cede lo 0,39 per cento. Piazza Affari, dopo un avvio difficile, è tornata in equilibrio attorno a mezzogiorno.
TITOLI JUVENTUS MENO 7,5% – Il crollo in Champions League con il Bayern di Monaco coincide anche con quello in Borsa: il titolo della Juventus ha toccato i minimi degli ultimi quattro mesi. L'eliminazione dalla Coppa dei Campioni significa la perdita di introiti per un minimo di 5 milioni di euro e la possibilità di mancare il pareggio del bilancio di quest'anno, dice un trader. «Potrebbero vendere giocatori a gennaio e realizzare plusvalenze affinché il risultato non sia negativo, ma non so se accadrà», ha aggiunto il trader. Intorno alle 10,10 Juventus F.C. cede circa il 7,5% in Borsa con volumi pari a quattro volte la media giornaliera dell'ultimo mese.
DUBAI CHIUDE A -6,3% – La Borsa di Dubai ha chiuso ancora in calo del 6,39%, mentre cresce il timore che i debiti a rischio dell'emirato possano estendersi. Giù del 2,82% anche il listino di Abu Dhabi. Il presidente degli Emirati Arabi Uniti, Sheikh Khalifa bin Zayed al-Nahayan, ha sostenuto che « gli Eau sono in grado di sostenere l'impatto della crisi finanziaria» scaturita dalla recessione globale e dal crollo di Dubai World, la holding di proprietà statale, che di recente ha rivelato un indebitamento pari a 59 miliardi di dollari.
ALTRA SOCIETA' IN CRISI – Intanto, un’altra società statale dell’emirato di Dubai finisce sotto pressione a causa delle difficoltà del conglomerato Dubai World a onorare i suoi debiti. E stavolta si tratta di un gruppo coperto da garanzie pubbliche, a quanto riferisce il Financial Times nell’edizione online: la Dubai Electricity and Water Authority, l’unica società fornitrice di servizi multiutility nell’emirato.
Fonte: www.corriere.it