La prima celebrazione dell’otto marzo risale al 1908 negli Stati Uniti, in Italia si festeggia dal 1922

L’8 marzo è la Giornata Internazionale della Donna. In Italia si regalano rose, mimose e cioccolatini; ogni uomo invita a cena la propria partner e anche mamme, sorelle e amiche vengono degnamente omaggiate. Al di là del carattere ludico e rituale della ricorrenza, però, la festa della donna ha origini radicate nella storia, che fanno di questa celebrazione un monito contro le discriminazioni e le violenze di genere, e un simbolo delle lotte e delle battaglie per la conquista dei diritti femminili. In realtà ancora oggi non è dato sapere quale fu, e se ci fu, un avvenimento che diede origine alla Giornata Internazionale della Donna.
La versione più diffusa lega la ricorrenza ad un presunto fatto di cronaca, che sarebbe avvenuto a New York nel 1908, quando un folto gruppo di operaie impiegate in un’industria tessile, che da giorni protestavano contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare, sarebbero state uccise dalle fiamme divampate all’interno dello stabilimento. Tale ricostruzione, tuttavia, non ha mai trovato riscontri e probabilmente è frutto della confusione generata da fatti analoghi, avvenuti in periodi diversi. Ad ogni modo, negli Stati Uniti, a partire dall’anno successivo, iniziò a tenersi annualmente la Giornata della Donna che, inizialmente, veniva celebrata il 23 febbraio.
Dal 1911 la ricorrenza prese piede anche in alcuni Paesi europei, ma la data venne fissata al 19 marzo; mentre nel 1921 a Mosca, su iniziativa della Seconda Conferenza Internazionale delle Donne Comuniste, venne stabilito che l’8 marzo di ogni anno si sarebbe celebrata la Giornata Internazionale della Donna Operaia che, diverso tempo dopo, in larga parte del mondo, sarebbe diventata semplicemente la Giornata Internazionale della Donna. Fu scelta quella data per onorare le donne russe che l’8 marzo del 1917 avevano dato vita ad una manifestazione di piazza per chiedere la fine della guerra. In Italia, invece, le prime tracce della Giornata della Donna risalgono al 1922: fu il Partito Comunista d’Italia a promuovere la celebrazione scegliendo la data del 12 marzo.
Durante il ventennio fascista, però, la tradizione fu interrotta e riprese soltanto nel 1945, per opera dell’Unione Donne in Italia, che racchiudeva le iscritte al Partito Comunista, al Partito Socialista, al Partito d’Azione, a Sinistra Cristiana e a Democrazia del Lavoro: l’8 marzo di quell’anno, anche in Italia, si tornò a festeggiare la Giornata Nazionale della Donna, seppure soltanto nelle zone che erano state liberate dall’occupazione nazi-fascista. Nel 1946, a guerra conclusa, la ricorrenza si estese in tutto lo Stivale.

La mimosa era il fiore che i partigiani regalavano alle staffette
Come simbolo della ricorrenza venne scelta la mimosa, che fiorisce proprio nei primi giorni di marzo. Alcuni deputati comunisti avevano proposto di utilizzare la violetta, ma alla fine prevalse la linea dell’ex partigiana Teresa Mattei e di Rita Montagna e Teresa Noce.
“Alla fine della guerra l’Italia era in ginocchio, così chiedemmo di scegliere un fiore più economico, che cresceva anche nei campi”, avrebbe raccontato tempo dopo Mattei. “La mimosa era il fiore che i partigiani regalavano alle staffette, mi ricordava la lotta sulle montagne e poteva essere raccolto a mazzi gratuitamente”.
Nei primi anni Cinquanta, però, l’Italia era alle prese con un clima sociale incandescente e con leggi speciali del Governo — tanto che distribuire mimose o diffondere materiale femminista poteva essere considerato un atto di insubordinazione. L’8 marzo continuò, comunque, ad essere celebrato e  negli anni Settanta assunse un rilievo ancora più marcato in virtù dell’irruzione sulla scena del movimento femminista. Nel 1977 viene istituita la Giornata delle Nazioni Unite per i Diritti delle Donne e per la Pace Internazionale, lasciando alla discrezionalità di ogni Paese. L’8 marzo, che nel frattempo era diventato il Giorno della Donna nella gran parte dei Paesi del mondo, fu scelto quasi ovunque come data ufficiale.