Abrogare i voucher era da qualche giorno la strada scelta dalla maggioranza per superare il referendum della Cgil. Attraverso il confronto con il governo – riferisce la relatrice Patrizia Maestri citata da Repubblica.it – sceglieremo la strada dell’emendamento che li abroga”. “Noi – spiega la deputata Pd – saremmo stati favorevoli a mantenere i voucher per le famiglie ma a seguito del confronto con il governo andremo verso l’abrogazione”. Il Consiglio dei ministri ha quindi ora adottato il decreto. “Chiediamo – conclude Maestri – che si tenga conto anche del tema appalti”, su cui pende l’altro referendum voluto della Cgil”.
2003 – Vengono introdotti con la Legge Biagi. Ministro del Lavoro è Roberto Maroni, nel secondo governo di Silvio Berlusconi
2008 – Entrano in vigore. Ministro del Lavoro è Maurizio Sacconi, nel quarto governo Berlusconi.
2012 – Vengono estesi a tuttii settori. Ministro del Lavoro è Elsa Fornero, nel governo di Mario Monti
23 settembre 2016 – Viene introdotta la tracciabilità dei buoni lavoro con un decreto attuativo del Jobs Act. Ministro del Lavoro è Giuliano Poletti, nel governo di Matteo Renzi
19 dicembre 2016 – Viene annunciata la possibilità di ridefinire il confine dell’uso dei voucher. Ministro del Lavoro è Giuliano Poletti nel governo di Paolo gentiloni
Da tempo il meccanismo dei voucher è stato sperimentato con successo in Belgio, Francia e Regno Unito soprattutto nel campo dei servizi di assistenza alla persona e familiari.
Belgio: introdotti nel 2004 i titres-services permettono all’individuo di comprare servizi forniti da una società
Regno Unito: dal 2005 esistono i childcare vouchers, buoni per i servizi all’infanzia.
Francia: introdotti nel 2006, combinando due sistemi di voucher preesistenti, i Cheque emploi service universel (Cesu), sono una forma di pagamento per lavori domestici e servizi di assistenza ai bambini. Nel 2009 sono stati introdotti i Titre emploi service entreprise (Tese): utilizzabile da piccole imprese per assumere e retribuire lavoratori occasionali.
Austria in vigore dal 2006 i Dienstleistungscheck, una forma di pagamento per lavori. (Agência Brasil)