L´invettiva di Grillo affascina. La serietà di Monti turba
Il grillo è saggio e severo. Conservatore ma intelligente. Dà consigli, ammonisce, raccomanda, come le mamme di altri tempi. È noioso, come coloro che danno consigli. Pinocchio, che pure è un bravo ragazzo, non lo sopporta e lo stende con una martellata. Il nostro grillo, Beppe Grillo, non dà consigli: parla, sparla, straparla, graffia, gracchia, ironizza, inveisce, dileggia, critica, irride, protesta, ingiuria e altro ancora. L’ex comico, che da anni non fa più ridere nessuno, non è noioso: ha capito ciò che vuole la gente e glielo dà. Non riceve martellate, riceve voti, milioni di voti, perchè la gente è affascinata dai Mussolini, dai Berlusconi, dai Bossi, dai Grillo e dai loro discorsi. Ed è comprensibile: certi discorsi vanno diritti al cuore. L’importante è capire per tempo se che li sbraita ci stia vendendo patacche, ma troppo spesso gli italiani lo capiscono quando è tardi. Il nostro Grillo usa canali di comunicazione moderni; ha capito che sono i più efficaci, soprattutto quando ci si rivolge ai giovani e agli sprovveduti. Mise in rete alcuni anni fa il suo blog che oggi è un successo. Quando urla in pubblico, storpia i nomi delle persone e ne dileggia i difetti: ci parla dei misfatti del Pisapippa, del Forminchioni o del nanerottolo. La gente gode, applaude e gli dà il voto. Lo spettacolo è triste ma si spiega: gli italiani sono delusi, esasperati e butterebbero a mare i partiti politici con i loro dirigenti, tanto indegno e irresponsabile è il loro comportamento. I sondaggi di opinione dicono che oggi il 60% degli italiani si astiene dal voto o appoggia il Movimento 5 Stelle – M5S – il movimento antipolitico di Grillo. Cioè, soltanto 4 italiani su 10 riconosce i partiti tradizionali, anche per mancanza di alternative sensate. Uno scenario desolante perché, ci piaccia o no, noi dovremo scegliere chi ci governerà e non ci sono alternative al sistema esistente. Il duce illuminato, quello che modernizza l’Italia a ritmo di diktat, non esiste. Sarebbe necessario? Discutiamone. Non vi sarebbe spazio per i Grillo se gli italiani cacciassero i governanti incompetenti e disonesti e assimilassero come popolo una cultura di onestà e responsabilità nei confronti della res publica. Oggi Beppe Grillo cavalca magistralmente la delusione degli italiani: denuncia in modo pittoresco, con colorite invettive, fatti e persone. È un istrione che conosce perfettamente le tecniche teatrali per ottenere l’attenzione e i consensi e li ottiene. Probabilmente il successo del M5S è andato oltre le intenzioni e le aspettative di Grillo, ed ora il nostro guru si trova con una corazzata in mano di cui non sa bene cosa fare. Il suo consenso incredibile è il risultato della sua caustica critica: se facesse proposte avrebbe l’adesione di chi concorda con le sue idee, ma il dissenso di chi vede le cose in modo diverso. Criticare è facile, proporre e realizzare, cioè governare, è estremamente più difficile. Se ne sta accorgendo il neo-eletto sindaco di Parma, grillino, onestissimo dilettante allo sbaraglio, che nemmeno riesce a nominare i suoi collaboratori. Possiamo immaginare cosa direbbe Beppe Grillo in Parlamento, leader di un numero di parlamentari tale da condizionare il governo? Un esempio: dire che vogliamo un’altra Europa è facile, ma bisogna aggiungere quale Europa vogliamo, come ci si deve muovere per poterla creare e se lo scenario ci possa permettere di credere e sperare che quanto vogliamo possa essere ottenuto. Beppe Grillo, come tutti noi, sa che cosa non va e lo denuncia. Ma ha idee molto confuse, o probabilmente non ha idee, a proposito di ciò che bisognerebbe realisticamente fare. In tema di politica estera ha rilasciato nei giorni scorsi una intervista ad un giornale straniero sui rapporti tra Iran e Israele: idiozie. Non avendo idee proprie si è fatto assistere dal suocero, iraniano, che gli ha tra l’altro confidato che le idee di Bin Laden sono state volutamente travisate dalle fonti occidentali. Caro Beppe, il grillo parlante di Collodi sarà anche noioso, ma raccomanda cose sensate.