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Il petrolio minaccia la Louisiana “Un rogo per fermare la marea”

Corsa contro il tempo per fermare la fuoriuscita di greggio dalla piattaforma Deepwater Horizon. Minacciate le coste del Golfo del Messico. "Potrebbe essere la più grave tragedia del genere nella storia degli Stati Uniti"

{mosimage}NEW ORLEANS – Un gigantesco rogo per fermare la marea nera che minaccia le coste del Golfo del Messico. E' la soluzione, o una delle soluzioni, alla quale stanno pensando i tecnici impegnati ad arginare la perdita di greggio seguìta al disastro della piattaforma Deepwater Horizon, affondata giovedì scorso dopo un'esplosione. Le operazioni, condotte con l'ausilio di alcuni robot sottomarini, "potrebbero durare alcuni mesi" ha detto l'ammiraglio Mary Landry, che coordina le operazioni, ma intanto dal pozzo sottomarino continua a sgorgare ogni giorno il contenuto di circa 1000 barili.

Al momento, la macchia nera che galleggia sulle acque del Golfo del Messico ha una circonferenza di 970 chilometri, copre circa 75.000 chilometri quadrati e si trova circa 32 chilometri al largo delle coste della Louisiana. Le previsioni dei venti indicano che la macchia dovrebbe raggiungere la costa all'incirca sabato, e compromettere irrimediabilmente un'area in cui le spiagge con il turismo e le zone di pesca sono elementi fondamentali per l'economia del paese.

Gli sforzi della Bristish Petroleum "finora non hanno avuto successo", ha detto Landry nel corso di una conferenza stampa, riferendosi al macchinario di 450 tonnellate che avrebbe dovuto bloccare la fuoriuscita del petrolio dalla conduttura danneggiata nell'esplosione. "Se non metteremo al sicuro il pozzo, questa si tradurrà nella più grave fuoriuscita di greggio della storia americana". Nell'esplosione della piattaforma hanno perso la vita undici operai. Dati per dispersi, le ricerche si sono concluse sabato. In tutto erano 126 le persone presenti sulla piattaforma al momento dell'esplosione. I feriti sono 17 di cui quattro in gravi condizioni. La piattaforma conteneva 2,6 milioni di litri di petrolio ed estraeva 8.000 barili di greggio al giorno, circa 90.000 litri.

I mezzi della bp continuano a lavorare per tamponare la perdita, 32 navi e 5 velivoli sono impegnati nella pulizia di un esteso tratto di oceano, mentre i robot sottomarini hanno identificato due falle da cui fuoriesce il greggio. I tentativi di chiuderle, però, non hanno però avuto successo e la macchia si è ulteriormente allargata. I robot stanno tentando di attivare una valvola di sicurezza da 450 tonnellate, ma il maltempo complica le operazioni. Un'altra opzione è quella di trivellare un secondo pozzo per aspirare il petrolio prima che fuoriesca, mentre la terza opzione della BP sarebbe quella di coprire con una gigantesca cupola l'area della perdita per intrappolare il petrolio e pomparlo su una petroliera.

 
Fonte: www.repubblica.it