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Home > Il premier e la festa di Napoli Scambio di accuse in tv

Il premier e la festa di Napoli Scambio di accuse in tv

08 de maio de 2009 - Por Comunità Italiana

{mosimage}La puntata di Annozero (Complotto) dedicata al caso Silvio-Veronica. Con vignetta finale di Vauro

 

ROMA – «Tutto quello che vedrete non è spiato dal buco della serratura. Dico subito che non accetterò telefonate duran­te la trasmissione. Ovviamente il premier potrà venire in studio quando vuole». Michele Santo­ro sceglie di disinnescare subito la mina più esplosiva, una chia­mata in diretta di Silvio Berlu­sconi. Ma la puntata di Annoze­ro «Complotto», dedicata al ca­so Veronica-Silvio, non scorre serenamente e andrà avanti per oltre due ore con litigi e battibec­chi tra gli ospiti, tra i quali Em­ma Bonino e l’avvocato-deputa­to del premier Niccolò Ghedini.

Comincia Marco Travaglio, che smentisce il presunto com­plotto della sinistra, «troppo sfi­gata per pensare di mettere Ve­ronica contro Berlusconi». Non c’entrano neanche «le gazzette di sinistra», continua Travaglio, che cita gli articoli di Giornale e Libero. Inizio d’effetto, al quale seguono altri colpi di scena, co­me le parole di Veronica Lario lette e sceneggiate da una Moni­ca Guerritore livida, struccata, con le occhiaie, ripresa in chia­ro scuro. L’immagine della don­na sofferente idealmente con­trapposta ai corpi freschi e gio­vani delle veline. Ad animare il dibattito ci pensa Ghedini. Prima contesta Travaglio poi ribalta sul Pd l’ac­cusa di candidare fanciulle ine­sperte, tra le quali cita Marian­na Madia e Pina Picierno (che però è in politica da anni). Poi aggiunge: «Berlusconi vincerà sempre contro questa sinistra snob. Le veline sono ragazze che lavorano: mica c’è bisogno di essere laureati per dare un contributo al Paese».

Segue bat­tibecco con la Bonino. Che — con tanto di stella gialla contro «il sessantennio partitocratico» — attacca: «Berlusconi ha un problema. Si rivolge al mondo femminile in modo ossessivo, unidirezionale, con riferimenti sessuali, doppi e tripli sensi». Ghedini: «Ma va, il mondo fem­minile apprezza». Bonino: «Non vogliamo un premier che fa cucù alla Merkel. Che dice che la Thatcher da giovane era una gran gnocca. Non è neces­sario essere stoccafissi ma nean­che giullari». Ghedini: «Lei è una parruccona, voi siete i giul­lari della politica. Berlusconi ha un successo straordinario».

Ma Annozero è anche inchie­sta. Sandro Ruotolo parla con Conchita Sannino, la cronista di Repubblica che ha riferito della festa incriminata; legge l’intervi­sta a Noemi fatta da Angelo Agrippa del Corriere del Mezzo­giorno. Parla al telefono con Elio, padre di Noemi: «È vero che domenica ha chiamato Ber­lusconi per sponsorizzare Mar­tusciello?». Risposta: «Questa è una bella domanda». Noemi di­ce che è andato a trovarlo più volte: «Sono cose private, che sia vero o non sia vero». Ed ec­co Noemi, orecchini viola e oc­chialoni, braccata per strada. Non vuole più parlare di «pa­pi»: «Non ho fatto niente di ma­­le, non ho niente da nasconde­re, cammino a testa alta». Ghedini si arrabbia, contesta il «brutto giornalismo» e parla di Veronica: «Una bellissima persona, intelligente, colta. Con lei c’è stato uno straordina­rio equivoco: le sue parole ama­re sono dovute a informazioni false».

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Barbara Palombelli di­fende la privacy del premier e polemizza con Concita De Gre­gorio. Candida Morvillo, diret­tore di Novella 2000, considera Berlusconi «un bellissimo uo­mo con un approccio un po’ an­tico». La Bonino cita Veronica: «Quando muore la politica, tempi bui si apprestano». Chiu­de Vauro che attacca la «missio­ne di pace» in Afghanistan e la Lega. Ma non si esime dal caso Veronica. E disegna un decreto d’urgenza del governo: «Depe­nalizzato l’uxoricidio»
 
Fonte: www.corriere.it 

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A revista ComunitàItaliana é a mídia nascida em março de 1994 como ligação entre Itália e Brasil.