Comunità Italiana

Il ritorno alla normalita

Bruxelles, “colpita al cuore” come ha detto ieri il primo ministro Charles Michel, vuole tornare a vivere e il giorno dopo le terribili stragi dell’aeroporto e della metropolitana nel quartiere europeo prova un ritorno almeno parziale alla normalita’. Il governo ha proclamato tre giorni di lutto nazionale, con le bandiere a mezz’asta, ma questo non ha bloccato la vita cittadina: in teoria, le scuole e gli uffici sono aperti, cosi’ come negozi, bar e ristoranti. Lo shock ha pero’ convinto molte persone a rimanere a casa, e anche i turisti, presenti numerosi a pochi giorni da Pasqua, sono alle prese con una citta’ in lutto, con i principali musei che restano ancora chiusi. I mezzi del trasporto pubblico circolano solo in parte, e anche il traffico automobilistico e’ molto ridotto. Nella zona europea, che e’ anche quella in cui ieri una bomba ha provocato una ventina di morti e oltre un centinaio di feriti, lo spiegamento di forze e’ notevole, e ci sono ancora molte strade chiuse al traffico; un ampio perimetro di sicurezza e’ stato stabilito anche oggi attorno alla fermata Maalbeek del metro’, a 24 ore dall’esplosione assassina. (AGI)