Comunità Italiana

Il ritorno dei semafori intelligenti il ministero: “Nessuna truffa”

Il provvedimento del ministero rischia  di cancellare l’inchiesta della procura di Verona

{mosimage}Tornano in strada i T-Red, i temutissimi semafori, che in decine di Comuni hanno immortalato con una foto ricordo migliaia di automobilisti mentre superavano gli incroci col rosso. Ieri il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha comunicato l'esito della verifica amministrativa sui T-Red, confermando "la validità del decreto di approvazione". Il bollino blu è valido e possono tornare a funzionare. La procura di Verona, a gennaio dello scorso anno, li aveva definiti fuori legge non a causa dei tempi del giallo, sui quali servirà probabilmente un intervento del legislatore per dirimere la questione, ma perché i carabinieri di San Bonifacio e di Tregnago, in provincia di Verona, avevano ipotizzato che l'omologazione non c'era. Stefano Arrighetti, l'inventore del T-Red, era finito agli arresti domiciliari con le accuse di frode nella pubblica fornitura e truffa ai danni dei Comuni, in quanto avrebbe ottenuto appalti garantendo l'omologazione della sua apparecchiatura da parte del ministero.

Secondo l'accusa, invece, l'approvazione sarebbe stata concessa solo alle telecamere e non all'hardware che calcolava le infrazioni. In particolare, l'attenzione degli inquirenti si era indirizzata su una scheda relè, ritenuta un "elemento fondamentale e non accessorio" del semaforo, presente solo nei T-Red installati, ma non nel modello originale depositato. Ora il Ministero dei Trasporti ha spazzato via la questione definendo valida l'approvazione rilasciata a ottobre 2005. Già varie consulenze tecniche del resto avevano stabilito che quel relè era una delle "possibili soluzioni tecniche, un componente accessorio da non considerare parte integrante del sistema". Il dispositivo serve solo a trasformare l'impulso del "rosso", che arriva dal semaforo con una tensione di 220 volt, in un segnale da 5 volt, in modo tale che possa essere letto dal computer. E il relè può essere sostituito con qualsiasi altro congegno in grado di trasformare la tensione. Insomma, non è fondamentale e i T-Red sequestrati possono ora "tornare in libertà". "I T-Red sono omologati. Il Ministero dei Trasporti, dopo una lunga e rigorosa istruttoria tecnica, ha condiviso in pieno la nostra tesi. Confidiamo ora che tutte le Procure, che stanno procedendo nei confronti dell'ingegner Arrighetti, chiedano l'archiviazione del procedimento penale e dispongano la restituzione dei T-Red ancora in sequestro", hanno dichiarato Gabriele e Rosario Minniti, difensori dello stesso Arrighetti.

A Milano, invece, è da poco stata chiusa l'indagine contro la Citiesse, la società che commercializzava in esclusiva i T-Red e che ha coinvolto altre aziende del settore per aver creato un cartello negli appalti pubblici. Nel mirino degli inquirenti sono finiti alcuni comandanti dei vigili e alcuni amministratori per aver favorito le aziende del cartello. 

 
Fonte: www.repubblica.it