BIANUAL

BIANUAL

A partir de
Por R$ 299,00

ASSINAR
ANUAL

ANUAL

A partir de
Por R$ 178,00

ASSINAR
ANUAL ONLINE

ANUAL ONLINE

A partir de
Por R$ 99,00

ASSINAR


Mosaico Italiano é o melhor caderno de literatura italiana, realizado com a participação dos maiores nomes da linguística italiana e a colaboração de universidades brasileiras e italianas.


DOWNLOAD MOSAICO
Vozes: Cinco <br>Décadas de Poesia Italiana

Vozes: Cinco
Décadas de Poesia Italiana

Por R$ 299,00

COMPRAR
Administração Financeira para Executivos

Administração Financeira para Executivos

Por R$ 39,00

COMPRAR
Grico Guia de Restaurantes Italianos

Grico Guia de Restaurantes Italianos

Por R$ 40,00

COMPRAR

Baixe nosso aplicativo nas lojas oficiais:

Home > Il tour di Gheddafi: cappuccino in centro e notte con le ragazze

Il tour di Gheddafi: cappuccino in centro e notte con le ragazze

17 de novembro de 2009 - Por Comunità Italiana

{mosimage}«Solo» mezz’ora di ritardo con Berlusconi

 

ROMA — Un piatto di pasta tricolore, ieri sera a Palazzo Chigi, col suo «caro amico Sil­vio Berlusconi», baciato da­vanti ai fotografi all’arrivo, mentre un po’ infreddolite dal­l’altra parte della città, nella villa di via Caldonazzo, l’aspet­tavano fiduciose altre 200 mo­delle dell’agenzia Hostes­sweb, pronte a sorbirsi la le­zione di Corano. Secondo giorno di Ghedda­fi a Roma per il vertice Fao: non sono mancate le sorpre­se. La tenda beduina questa volta non c’è, è rimasta in Li­bia, rivelano a mezza bocca in ambasciata. Il leader per due notti di seguito avrebbe dor­mito nella residenza vicino a via Cassia. Lo dimostrano an­che le imponenti misure di si­curezza: il quartiere è blindato ormai da 48 ore. Nome in codice: Personali­tà. I Nocs e circa 50 agenti del­l’Antiterrorismo vigilano in queste ore su Gheddafi. Quan­do passa la sua «carovana» (al­meno venti macchine di scor­ta con i mitra nel bagagliaio) un cono d’ombra elettronico isola i percorsi: telefonini, gps e telecomandi diventano inuti­lizzabili, il campo sparisce, ca­dono le chiamat

Gli esperti del settore la chiamano la «Bolla», una barriera traspa­rente ma invulnerabile. È la va­ligetta del Jammer. Una misu­ra a prova di attentato. Ma il raís è davvero impre­vedibile, per gli uomini della sicurezza i piani cambiano di continuo. L’ultima volta che è stato a Roma, a giugno per il G8, il Colonnello libico scese dalla sua limousine a largo Goldoni, era venerdì sera, e co­minciò a camminare per via Condotti, piazza di Spagna, via del Babuino, fino a piazza del Popolo, mandando in tilt le guardie che lo seguivano. Anche ieri è andata così. Dopo la mattinata trascorsa alla Fao, nel pomeriggio il raís (biancovestito) ha deciso di prendersi un cappuccino da Teichner in piazza San Loren­zo in Lucina, mentre un elicot­tero lo seguiva dall’alto. Gran­de agitazione tra gli uomini della scorta (una trentina) ma anche divertita curiosità dei passanti e degli altri avventori del bar. Cappuccino e bicchie­re d’acqua. Foto, saluti e poi via verso Palazzo Chigi, per la cena con Berlusconi, accolto da un picchetto d’onore e dal­la banda dell’Arma dei carabi­nieri in divisa storica, che ha suonato gli inni nazionali dei due Paesi. Il nostro premier, comunque, è stato fortunato: solo mezz’ora di ritardo da par­te del Colonnello, praticamen­te niente rispetto alle due lun­ghissime ore che a giugno fece­ro infuriare a tal punto il presi­dente della Camera, Gianfran­co Fini, da fargli annullare il previsto dibattito a Montecito­rio sulla politica estera nel Me­diterraneo. Lo strappo fu ricu­cito a stento. Malgrado la security, però, qualcuno l’altra sera è riuscito comunque a bucare le maglie della rete: una cronista si è fin­ta hostess anche lei e si è tro­vata così a tu per tu con Ghed­dafi impegnato nel sermone. Lo scoop le è valso un’intervi­sta della Bbc.

Ma ieri, nella vil­la di via Caldonazzo, in occa­sione del secondo appunta­mento con le modelle del­l’agenzia Hostessweb, è cam­biata completamente la musi­ca: controlli dei documenti co­me alla frontiera, per evitare il rischio di nuove infiltrate. Le duecento ragazze partite da via Veneto con i pullman alle otto di sera hanno dovuto la­sciare malvolentieri all’ingres­so anche cellulari e borsette. Poi è incominciata per loro la lunga attesa. Quasi tre ore. Mai far aspettare una signora: non si diceva così una volta? Stavolta, però, c’era almeno il buffet. Acqua, tramezzini e pizzette: non esattamente una cena di gala, comunque le hostess hanno potuto risto­rarsi rispetto al digiuno della prima sera. Dentro, rivolte al raìs, tante domande su reli­gione, adulterio, violenza ses­suale. C’erano pure Rea Beko e Francesca Grasso, invitate di nuovo dall’ambasciata libi­ca avendo mostrato, domeni­ca, un certo interesse per l’Islam. Solo a una domanda il Colonnello non ha risposto. È stato quando una ragazza gli ha chiesto se fosse al cor­rente delle feste a Villa Certo­sa dell’amico Silvio Berlusco­ni. Gheddafi l’ha guardata ne­gli occhi, le ha sorriso, poi s’è messo un dito sulle labbra. Si­lenzio.

Fonte: www.corriere.it 

Comunità Italiana

A revista ComunitàItaliana é a mídia nascida em março de 1994 como ligação entre Itália e Brasil.