Comunità Italiana

In 24 ore 2000 arrivi a Lampedusa Porto, pescatori bloccato l’accesso

«Gruppo di extracomunitari ruba preziosi ed orologi» Igiene drammatica, il ministro Fazio invia due ispettori

LAMPEDUSA (AGRIGENTO) – «Siete bestie». È la miccia che ha innescato la dura protesta delle donne di Lampedusa, le quali hanno fatto scattare il presidio al porto, coi barconi dei migranti posizionati dai pescatori all'imbocco, per impedire l'ingresso delle motovedette militari che soccorrono i migranti. A pronunciare la frase, rivolto alle donne, è stato Vincenzo D'Ancona, presidente del Consiglio comunale, durante l'assemblea del comitato delle donne, alla presenza del governatore siciliano, Raffaele Lombardo. Nell'aula si è sfiorata la rissa e alcune donne hanno pianto per la rabbia. Così dopo i pescatori hanno trainato quattro barconi usati dai migranti e sequestrati e li hanno posizionati all'ingresso del porto. Dal molo una cinquantina di donne incita l'azione, invitando altri uomini a partecipare alla protesta. Sulla banchina la tensione è altissima. In precedenza alcune donne si sono incatenate per protestare contro il sovraffollamento dell'isola. Alla manifestazione partecipano anche alcuni esponenti di Forza Nuova. Gli immigrati presenti sull'isola, per i quali è urgente trovare una sistemazione, potrebbero però essere sistemati entro sera. È quanto è emerso dalla telefonata tra il ministro Maroni e il presidente della regione Lombardo. Quest'ultimo si è impegnato all'individuazione di altri siti per poter spostare questi immigrati da Lampedusa ad altre zone della Sicilia.

I BARCONI – Intanto non si ferma l'ondata di immigrati sull'isola. E le notizie diventano drammatiche: non si hanno più notizie di un gommone partito dalla Libia con 68 migranti a bordo, tra i quali numerose donne e bambini, che domenica sera aveva lanciato l'Sos. Gli immigrati avevano raccontato di trovarsi a circa 60 miglia dalle coste libiche, con poco carburante e senza viveri. Un altro barcone partito sempre dalla Libia sabato sera, con circa 180 profughi a bordo, è stato invece segnalato da un peschereccio in navigazione verso le coste siciliane. Un barcone con circa 300 persone a bordo è invece ormai a circa 7 miglia al largo dell'isola, ma è in difficoltà perché imbarca acqua rischiando così di affondare. Le motovedette della Guardia costiera si stanno avvicinando all'ennesima imbarcazione.

LE CIFRE – Sono 1.933 i migranti sbarcati in 24 ore sull'isola di Lampedusa, il numero di più alto da quando è iniziata la nuova emergenza. Sono così quasi settemila gli immigrati nordafricani presenti sull'isola su un numero di abitanti che sfiora i 5.000. Il numero più alto di migranti da quando è iniziata la nuova emergenza. Mentre sarebbero 400 i minori sbarcati a Lampedusa e scomparsi. La denuncia arriva dal procuratore nazionale Antimafia, Piero Grasso, intervenuto a un convegno sul tema della tratta delle immigrate e sullo sfruttamento della prostituzione. «Alcuni di loro – ha detto – sono stati trovati con dei bigliettini sui quali c'era scritto il numero di un referente al quale collegarsi e che, probabilmente, fa capo a qualche organizzazione criminale».

IGIENE DRAMMATICA – Proprio questi numeri creano non pochi problemi, soprattutto dal punto di vista sanitario. «Non riteniamo che ci sia un rischio di epidemie, ma un problema igienico-sanitario importante e che potrebbe in futuro continuare. Anche per questo i nostri ispettori arriveranno sull'isola oggi» ha detto il ministro della Salute Ferruccio Fazio commentando la situazione dei migranti che in questi giorni si stanno accumulando sull'isola. «Non si tratta di emergenza – ha detto il ministro a margine lunedì a Milano di un'inaugurazione al'istituto nazionale dei tumori – ma le condizioni igienico sanitarie sono drammatiche: domenica ho parlato a lungo con l'assessore Russo, lui sta mandando due ispettori della regione e dell'Asl e noi stiamo mandando i nostri ispettori del ministero. Insieme a questi ci sarà un'osservatore dell'Oms che è già a Roma proprio per questo motivo, e anche un rappresentante dell'istituto dei migranti che dovrà valutare tutti gli aspetti inerenti alla copertura psicologica e sanitaria». Il ministro ha infine ricordato che il 13 aprile ci sarà una conferenza dei ministri della salute di tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo proprio per discutere di questa emergenza.

IL FURTO – C'è poi un giallo in corso di chiarimento. Una coppia di coniugi di Lampedusa sarebbe stata aggredita e derubata nella propria abitazione da un gruppo di immigrati che avrebbe fatto irruzione nel loro appartamento domenica sera. Ma fonti investigative hanno riferito all'Ansa che la coppia non sarebbe stata rapinata, né aggredita nella loro casa. La circostanza emergerebbe dal racconto che Luigi Salina sta facendo in queste ore ai carabinieri che conducono le indagini. L'uomo, secondo quanto si apprende, avrebbe riferito che non era in casa domenica sera con la moglie e che, al rientro, i coniugi avrebbero scoperto che la loro abitazione era stata visitata dai ladri. In una precedente versione, riferita all'Ansa, Luigi Salina, 58 anni, avrebbe raccontato di essere stato colpito con un pugno alla zigomo da uno dei cinque o sei extracomunitari che stavano rubando diversi oggetti in casa, da dove sono stati asportati preziosi e orologi. Salina ha detto ai giornalisti di essersi presentato nella stazione dei carabinieri per la denuncia, col referto sanitario in mano. «Mi hanno detto che ho tempo 60 giorni per poterla fare: ma che risposta è! – protesta- Io voglio farla subito, è un mio diritto. Invece, mi hanno risposto di tornare tra due giorni. Qui si pensa agli immigrati, la gente è abbandonata. Abbiamo paura. Basta, basta, basta».

Fonte: www.corriere.it