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Home > In Italia ci sono ‘padroni’ che guadagnano meno dei dipendenti

In Italia ci sono ‘padroni’ che guadagnano meno dei dipendenti

01 de março de 2017 - Por Comunità Italiana
In Italia ci sono ‘padroni’ che guadagnano meno dei dipendenti

CONTAS-ITALIAPiù di un italiano su quattro non paga l’Irpef perché il reddito dichiarato è sotto la soglia dell’esenzione, compresi quelli la cui imposta netta è interamente compensata dal bonus di 80 euro mensili. Su 40,8 milioni di contribuenti che hanno presentato la dichiarazione dei redditi, 12,2 milioni sono quelli che non pagano. Il reddito totale dichiarato è di circa 833 miliardi di euro, per un reddito medio di 20.690 euro. Ma l’Italia è anche il Paese in cui gli imprenditori guadagnano meno dei dipendenti.

Cresce il numero di contribuenti
Il numero totale dei contribuenti è in lieve aumento (+0,1%) rispetto all’anno precedente e il reddito complessivo medio dichiarato è cresciuto dell’1,3%. L’imposta netta Irpef risulta pari in media a 5.020 euro (+2% rispetto all’anno precedente, sostanzialmente in linea con la crescita del Pil nominale) ed è dichiarata da circa 30,9 milioni di soggetti, pari al 76% del totale dei contribuenti. Circa 10 milioni di soggetti hanno un’imposta netta pari a zero. Si tratta prevalentemente di contribuenti con livelli reddituali compresi nelle soglie di esenzione. L’imposta netta totale dichiarata, pari a 155,2 miliardi di euro, è in aumento del 2,6% rispetto all’anno precedente. Considerando gli effetti del bonus 80 euro, l’imposta netta aumenta solo dello 0,7%, meno della variazione del Pil nominale.

Reddito medio 20.690 euro
Il reddito medio dei contribuenti italiani è di 20.690 euro ed è la Lombardia la regione al top con un valore medio dichiarato di 24.520 euro, seguita dalla Provincia Autonoma di Bolzano (22.860 euro). La Calabria presenta il reddito medio più basso (14.780 euro). Anche nel 2015 il reddito medio nelle regioni del Sud e del Centro è cresciuto meno rispetto alla media nazionale.

Dal 5,2% dei contribuenti arriva il 38% del gettito
Il 45% dei contribuenti italiani dichiara fino a 15.000 euro, ovvero il 4,5% dell’Irpef totale, mentre il 49% si colloca nella fascia tra i 15.000 e i 50.000 euro (dichiarando il 57% dell’Irpef totale) e solo il 5,2% dichiara più di 50.000 euro, versando il 38% dell’Irpef totale. Rispetto all’anno precedente, aumenta sia il numero dei soggetti che dichiarano più di 50.000 euro (+65.000) sia l’ammontare dell’Irpef dichiarata (+1,9 miliardi di euro).

I dipendenti guadagno più degli imprenditori
I lavoratori autonomi hanno il reddito medio più alto, pari a 38.290 euro, mentre il reddito medio dichiarato dagli imprenditori, intesi come titolari di ditte individuali, è pari a 19.990 euro. Il reddito medio dichiarato dai lavoratori dipendenti è pari a 20.660 euro, quello dei pensionati a 16.870 euro e, infine, il reddito medio da partecipazione in società di persone e assimilate risulta di 17.020 euro. I redditi da lavoro dipendente e da pensione rappresentano circa l’82% del reddito complessivo dichiarato e il reddito da pensione, rappresenta circa il 30% del totale del reddito complessivo.

Cresce reddito da pensione
Rispetto al 2014, il reddito medio da pensione mostra una crescita dell’1%, confermando il trend degli anni precedenti. Crescono anche i redditi medi d’impresa (+8,6%), da lavoro autonomo (+7,6%) e da partecipazione (+6,1%), anche per effetto della contrazione del numero dei dichiaranti con livelli reddituali bassi. Diminuiscono lievemente invece i redditi medi da lavoro dipendente (-0,2%). Nel 2015 l’ammontare del reddito da fabbricati soggetto a tassazione ordinaria ammonta a 28,2 miliardi di euro, con una riduzione del 5,7% rispetto al 2014. I redditi da fabbricati di immobili locati soggetti a tassazione sostitutiva (cedolare secca) presentano un incremento del 13,5%, se soggetti ad aliquota ordinaria (al 21%) e del 55,3% se soggetti ad aliquota ridotta.

Circa 34.000 contribuenti (0,1% del totale) hanno un reddito complessivo maggiore di 300mila euro, per un ammontare complessivo di 294 milioni di euro (circa 9.072 euro in media), e sono tenuti al pagamento del contributo di solidarietà del 3%

Un milione di dipendenti ha restituito gli 80 euro
Tra gli 11,9 milioni soggetti che hanno ottenuto il bonus da 80 euro dal datore di lavoro, circa 966.000 lo hanno dovuto restituire integralmente in sede di dichiarazione, mentre 765.000 soggetti hanno dovuto restituire solo una parte del bonus ricevuto. I soggetti che hanno fruito del bonus in sede di dichiarazione per l’intero ammontare risultano 514.000 mentre 1.009.000 soggetti ne hanno recuperato in dichiarazione una quota, a integrazione dell’importo gia’ in parte erogato dal sostituto d’imposta.(AGI)

Comunità Italiana

A revista ComunitàItaliana é a mídia nascida em março de 1994 como ligação entre Itália e Brasil.